Il pilota di formula uno Sonny Hayes (Pitt) si è perso dopo aver rischiato la vita in pista. Girovaga con il suo camper e quando può fa qualche gara, incantando i più giovani con le sue follie e la sua astuzia. Il suo vecchio compagno (Bardem), ora proprietario di una scuderia, ha un disperato bisogno di lui e gli offre un posto. Sonny riuscirà a rilanciare la squadra dell’amico e contemporaneamente a mettere in riga l’arrogante stella nascente del circuito (Damson Idris)? C’è un bel po’ di spensieratezza machista in pista. Ma Kosinski mette insieme il tutto con brio. Per i non credenti della formula uno è vitale la presenza di Kerry Condon nei panni della direttrice tecnica del team, Kate McKenna. Il risultato è surreale e spettacolare. Peter Bradshaw, The Guardian
Stati Uniti 2025, 167’. In sala

Francia 2024, 90’. In sala

I guai si accumulano per Totone (Clément Faveau): diciotto anni, scontroso, con la sigaretta in bocca, è l’archetipo del fannullone, che va in giro per le feste di paese. Si ritrova improvvisamente orfano insieme alla sorellina (Luna Garret). Per sopravvivere, pensa di cominciare a produrre formaggio Comté: il suo obiettivo è vincere un ricco concorso per il miglior prodotto della zona. Peccato che di formaggi ne sappia molto poco. Louise Courvoisier, nata nel 1994 nel Jura, ha realizzato un film tutto “locale”, dagli attori non professionisti alle scenografie. In più ha dimostrato che si può realizzare una commedia, piacevole e liberatoria, partendo dal disagio sociale del suo protagonista. Maïwène Barthelemy, che interpreta un’allevatrice scontrosa ma non timida con una gran voglia di divertirsi, ha vinto il César come miglior attrice esordiente. Clarisse Fabre, Le Monde
Danimarca / Norvegia / Islanda 2023, 100’. In sala
Un violento terremoto apre una faglia lunga un chilometro sul fondo dell’oceano che si rivela una grave minaccia alla vita sulla Terra. Elias (Sears) è un giovane scienziato che assorbito dai suoi studi si lascia con la compagna. Anni dopo sarà lui a comandare una missione sottomarina internazionale che deve chiudere la frattura. Durante l’immersione si verificano strani eventi che costringeranno Elias a ripensare alle sue scelte. La premessa fantascientifica è solo uno spunto. Eternal combina dramma, romanticismo e mistero. Nonostante una certa vaghezza è un film malinconico e suggestivo e solleva domande fondamentali. Oliver Armknecht, film-rezensionen.de
Francia / Giappone / Singapore 2024, 105’. In sala
Catherine Deneuve interpreta Claire, una cantante molto famosa in Giappone negli anni sessanta. E proprio in quel paese Claire ha cominciato una tournée d’addio. Il suo più devoto ammiratore, Yuzo (Masaaki Sakai), muore ascoltando la sua musica e si trasforma in uno yokai, creatura spettrale del folclore giapponese destinato a vagare nel mondo terreno. Anche Claire si muta in uno yokai. I due spiriti erranti s’incontrano per un’ultima missione: impedire al figlio di Yuzo di cadere in una profonda depressione. La morte è il tema principale del film, ma solo in superficie. Olivier Delcroix, Le Figaro
Regno Unito / Stati Uniti 2025, 115’. In sala
A più di vent’anni da 28 giorni dopo le epidemie e le apocalissi al cinema sono roba vecchia. Danny Boyle e Alex Garland, autori di quel film, tornano insieme per ridare nuova vita a un genere sovraesposto e, come al solito, non fanno scelte ovvie. E parlano non solo di zombi (ok, tecnicamente “infetti”) ma d’identità nazionale, della necessaria finzione nella costruzione di una mitologia nazionale, di regressione sociale. Idee interessanti, intrecciate con leggerezza, ma anche una certa ferocia. Un racconto di formazione a zig-zag. Ben Travis, Empire
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati