16 aprile 2020 12:19

Israele
Il 16 aprile il presidente israeliano Reuven Rivlin ha incaricato la knesset, il parlamento israeliano, di trovare un nuovo candidato per la carica di primo ministro dopo il fallimento delle trattative per un governo di coalizione tra il primo ministro uscente Benjamin Netanyahu e il leader del partito centrista Blu e bianco Benny Gantz. I deputati avranno tre settimane di tempo per proporre al presidente un nuovo nome. Altrimenti si potrebbe tornare al voto per la quarta volta in poco più di un anno.

Corea del Sud
Il Partito democratico della Corea (noto anche come Minju), la formazione di centrosinistra al potere, ha ottenuto la maggioranza assoluta nelle elezioni legislative del 15 aprile. Secondo i risultati parziali, ha ottenuto 163 seggi sui 300 del parlamento, contro i 103 seggi del Partito unito del futuro (conservatore). Il tasso d’affluenza è stato del 66,2 per cento, il più alto da 28 anni nonostante l’emergenza coronavirus. La vittoria del Partito democratico di Corea è stata favorita dalla buona gestione della crisi sanitaria da parte del presidente Moon Jae-in.

Bangladesh
Nella notte tra il 15 e il 16 aprile la guardia costiera ha soccorso nelle acque territoriali del paese un’imbarcazione con 382 profughi rohingya ridotti allo stremo, dopo 58 giorni in mare. Più di trenta persone sono state ritrovate morte. I rohingya, forse provenienti dai campi profughi del paese, avrebbero cercato di raggiungere la Malaysia, ma sarebbero stati respinti anche a causa dell’emergenza coronavirus. Quasi un milione di rohingya si sono rifugiati in Bangladesh a partire dal 2017 per sfuggire alle persecuzioni in Birmania.

Repubblica Democratica del Congo
Il 16 aprile l’esercito ha annunciato che 25 persone sono state uccise dalle milizie attive nell’est del paese. Nella notte tra l’11 e il 12 aprile la milizia Codeco ha assalito un villaggio nell’Ituri uccidendo 22 civili di etnia hema. Il 14 aprile i ribelli delle Forze democratiche alleate (Adf) hanno ucciso due soldati e un civile nella regione di Beni, nel Nord Kivu.

Unione europea-Regno Unito
I negoziati sulla relazione futura tra l’Unione europea e il Regno Unito riprenderanno il 20 aprile in videoconferenza. Lo hanno annunciato il 16 aprile i negoziatori delle due parti, Michel Barnier e David Frost. I negoziati erano stati sospesi all’inizio di marzo a causa dell’emergenza coronavirus. Ci sono ancora forti divergenze tra le parti, soprattutto in materia di relazioni commerciali. Il periodo di transizione successivo alla Brexit si concluderà il 31 dicembre 2020.

Irlanda
Il 15 aprile i gruppi parlamentari dei partiti Fine Gael (centrodestra) e Fianna Fáil (centro) hanno raggiunto un accordo preliminare per un governo di coalizione. Il giorno prima avevano firmato un’intesa formale i leader dei due partiti, il primo ministro Leo Varadkar e Mícheál Martin. L’accordo prevede di dare la priorità al rilancio economico del paese dopo l’emergenza coronavirus e di rafforzare il ruolo dello stato nel settore sanitario, dei servizi per l’infanzia e delle costruzioni. Sarà anche verificata la possibilità di una riunificazione con il nord dell’isola, attualmente parte del Regno Unito.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it