16 ottobre 2020 11:48

Thailandia
Il 15 ottobre decine di migliaia di persone hanno partecipato a una manifestazione a Bangkok nonostante il “decreto d’emergenza” appena promulgato dal primo ministro Prayut Chan-O-Cha, che vieta i raduni politici con più di cinque persone e la pubblicazione online di contenuti che mettono a rischio la sicurezza nazionale. I dimostranti chiedevano la scarcerazione di venti attivisti arrestati il giorno prima durante una manifestazione per chiedere le dimissioni del governo e una riforma della monarchia.

Kirghizistan
Il primo ministro Sadyr Japarov ha annunciato il 15 ottobre di aver assunto il potere dopo le dimissioni del presidente Sooronbay Jeenbekov. Japarov era stato liberato di prigione qualche giorno fa dai manifestanti scesi in piazza per contestare il risultato delle elezioni legislative del 4 ottobre, caratterizzate da gravi irregolarità, e Jeenbekov l’aveva nominato premier per cercare di mettere fine alle proteste.

Unione europea-Russia
Il 15 ottobre l’Unione europea ha sanzionato sei collaboratori del presidente russo Vladimir Putin per l’avvelenamento con un gas nervino dell’oppositore Aleksej Navalnyj. È stato sottoposto a sanzioni anche Evgenij Prigožin, un uomo d’affari legato a Putin, per il suo ruolo nella destabilizzazione della Libia. Il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov ha fatto sapere che “ci saranno conseguenze”.

Yemen
Il governo e i ribelli huthi hanno avviato il 15 ottobre un grande scambio di prigionieri in base a un accordo concluso il mese scorso a Ginevra con la mediazione delle Nazioni Unite. Entro stasera saranno liberati 1.081 prigionieri: 681 ribelli e 400 membri delle forze governative e alleate. I dettagli dello scambio, il più grande dall’inizio del conflitto, sono stati messi a punto dal Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr).

Costa d’Avorio
Il 15 ottobre, all’apertura della campagna elettorale in vista delle presidenziali del 31 ottobre, i principali candidati dell’opposizione, l’ex presidente Henri Konan Bedié e l’ex primo ministro Pascal Affi N’Guessan, hanno annunciato il “boicottaggio del processo elettorale”, senza ritirare le loro candidature. L’opposizione contesta la candidatura del presidente Alassane Ouattara a un terzo mandato.

Somalia
Il 15 ottobre almeno dieci soldati sono morti in un’imboscata vicino ad Afgoye, nel sud del paese. L’attacco è stato rivendicato dal gruppo jihadista Al Shabaab, legato ad Al Qaeda, che ha parlato invece di 24 vittime tra le forze governative.

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