25 novembre 2020 12:03

Turchia-Unione europea
Il 24 novembre il ministero della difesa turco ha denunciato la perquisizione di un cargo diretto in Libia compiuta da una fregata tedesca nell’ambito di una missione europea, definendola contraria al diritto internazionale. Il cargo turco Mv Roseline A, che trasportava beni umanitari e materiali da costruzione, era stato perquisito il 22 novembre nel Mediterraneo per verificare il rispetto dell’embargo sulle armi in Libia.

Francia
Il ministro dell’interno Gérald Darmanin ha chiesto il 24 novembre spiegazioni alla polizia sullo sgombero avvenuto nella notte di un campo per migranti improvvisato in place de la République, nel centro di Parigi, denunciando un uso eccessivo della forza. Gli agenti hanno usato i gas lacrimogeni e si sono scontrati con migranti e attivisti.

Thailandia
Il 25 novembre dodici leader del movimento per la democrazia sono stati convocati della polizia e potrebbero essere incriminati per lesa maestà, un reato che prevede pene fino a 15 anni di prigione. Il reato di lesa maestà non era più applicato dal 2018. Dal 18 luglio si susseguono le manifestazioni di protesta a Bangkok per chiedere una riforma della monarchia e le dimissioni del primo ministro Prayut Chan-O-Cha.

Afghanistan
Il 24 novembre almeno 14 persone sono morte nell’esplosione di due bombe a Bamiyan, nel centro del paese. L’attentato non è stato rivendicato, ma i ribelli taliban hanno escluso il loro coinvolgimento. Nel frattempo i donatori internazionali, riuniti in videoconferenza, hanno promesso aiuti per dodici miliardi di dollari nei prossimi quattro anni a condizione che siano garantiti la democrazia e i diritti delle donne.

Etiopia
Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha chiesto il 24 novembre al governo etiope di “fare il possibile per proteggere i civili, rispettare i diritti umani e garantire aiuti umanitari agli abitanti” durante l’offensiva dell’esercito nella regione dissidente del Tigrai, nel nord del paese. Oggi scade l’ultimatum lanciato dal primo ministro Abiy Ahmed, che aveva dato alle autorità del Tigrai 72 ore per arrendersi. Alla scadenza l’esercito etiope dovrebbe attaccare Mekele, il capoluogo della regione.

Siria
Secondo l’ong Osservatorio siriano dei diritti umani, la sera del 24 novembre almeno otto combattenti stranieri delle milizie filoiraniane sono morti in un raid aereo israeliano vicino a Damasco. L’aviazione israeliana avrebbe condotto un altro raid nella provincia di Quneitra, nel sud del paese. Almeno 29 persone sono invece morte nell’esplosione di due autobombe e in un’imboscata nelle aree controllate dai ribelli filoturchi nella provincia di Aleppo, nel nord del paese.

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