10 giugno 2021 12:51

Limoni è il podcast di Internazionale sul G8 di Genova del 2001 con Annalisa Camilli. Otto episodi settimanali sul sito di Internazionale, su Apple, Spotify, Spreaker, Google podcasts o sulla tua piattaforma di ascolto preferita.

Ottavo episodio: L’archivio impossibile

Dove sono finite le persone che parteciparono al G8 nel 2001? Che scelte di vita hanno fatto da allora? Che cos’è la politica nelle loro vite? La giornalista Annalisa Camilli lascia Genova dopo aver incontrato alcuni dei protagonisti degli eventi del 2001 e aver partecipato alle celebrazioni per il ventennale a piazza Alimonda. Va a Bologna, nel centro sociale Vag61 di via Paolo Fabbri, dov’è custodito l’archivio Lorusso-Giuliani e dov’è finita tutta la documentazione sulle giornate del luglio 2001. “Chi partirà da queste memorie per scrivere la storia di quello che accadde vent’anni fa?”, si chiede.

Settimo episodio: La giustizia

Quanti processi sono stati aperti sui fatti del G8? Come sono andati a finire? Annalisa Camilli va in procura per incontrare Enrico Zucca, il pm del processo sulla Diaz e ripercorrere con lui le tappe di quell’indagine che ha portato sul banco degli imputati i vertici della polizia italiana. La giornalista incontra anche gli avvocati che si sono occupati dei processi, infine va a Milano, a casa di Marina Cugnaschi, condannata a dodici anni e tre mesi di carcere, pena che ha finito di scontare nel 2020. Era accusata del reato di devastazione e saccheggio.

Sesto episodio: Le ferite

Quali sono stati gli effetti della violenza per chi l’ha subita? Che cos’è rimasto vent’anni dopo? Qual è il segno che lascia sulla memoria e sull’azione politica? La giornalista Annalisa Camilli cerca le vittime del blitz della polizia alla scuola Diaz-Pertini. Infine, a Genova incontra la sorella di Carlo Giuliani, Elena, che negli ultimi vent’anni ha parlato molto poco con i giornalisti.

Quinto episodio: Diaz

Il 21 luglio è previsto il corteo finale del controvertice a cui partecipano trecentomila persone. Scoppiano nuovi disordini e la polizia carica il corteo sul lungomare spezzandolo in due. A vertice concluso, intorno alla mezzanotte, gli agenti fanno irruzione alla scuola Diaz-Pertini, dove alcuni dei manifestanti si stanno preparando per passare la notte. Il vicequestore Michelangelo Fournier durante i processi definirà il pestaggio compiuto dai poliziotti una “macelleria messicana”.

Quarto episodio: La battaglia

Il 20 luglio 2001 comincia il G8 a palazzo Ducale, mentre ventimila manifestanti raggiungono i sit-in. Alla piazza sul lavoro indetta dai Cobas si forma un black bloc e si mette subito in azione: incendia cassonetti, spacca bancomat, il gruppo si muove indisturbato per due ore davanti alle forze dell’ordine, si sposta nella città fino al carcere di Marassi. Intanto il corteo delle tute bianche è in ritardo, mentre scende su via Tolemaide è caricato dal terzo battaglione Lombardia dei carabinieri, armato di mazze di ferro fuori ordinanza: le cariche, violentissime, durano ore, fino alla morte di uno dei manifestanti, Carlo Giuliani, ucciso dal carabiniere Mario Placanica.

Terzo episodio: Zona rossa

Perché è stata scelta Genova per ospitare il G8? Quali sono le regole d’ingaggio delle forze dell’ordine? La città è blindata e le autorità stabiliscono una zona rossa nel centro storico, con delle grate innalzate per difendere l’area in cui si svolge il vertice. All’interno di palazzo Ducale il G8 va in scena come in un set cinematografico, mentre all’esterno sono schierati migliaia di agenti: a poche ore dall’inizio dell’evento c’è tensione, scoppiano pacchi bomba, si diffondono allarmi e notizie false, i manifestanti sono perquisiti.

Secondo episodio: Genova polveriera

Cosa rimane a Genova del G8 del 2001? Dopo vent’anni Annalisa Camilli torna nella città che ha ospitato il vertice per capire se ci sono ancora tracce di quei giorni. Nella sede del Genova social forum il documentarista Carlo Bachschmidt le racconta che l’archivio dei processi non c’è più: da poco è stato trasferito a Bologna. Allora decide di parlare con alcuni organizzatori locali del controvertice per ricostruire i temi e le battaglie dei movimenti negli anni precedenti al vertice.

Primo episodio: la trappola

Perché dopo vent’anni ha ancora senso parlare del G8 di Genova? Nel mezzo della pandemia di coronavirus il direttore di Internazionale Giovanni De Mauro chiede alla giornalista Annalisa Camilli di tornare indietro nel tempo per ricostruire quello che è successo nel 2001 e capire quali sono state le conseguenze di quei fatti per le persone che le hanno vissute e per la politica. Con un’intervista a Zerocalcare.

La serie è stata scritta da Annalisa Camilli in collaborazione con Carlo Bachschmidt, Marzia Coronati e Anita Otto. L’audio è stato prodotto da Riccardo Fazi con l’aiuto di Amedeo Berta e Gianluca Agostini. La consulenza e il montaggio sono di Jonathan Zenti, le musiche sono di Adele Altro, il coordinamento editoriale di Chiara Nielsen, il copy editing di Pierfrancesco Romano, la voce dei titoli di Alberto Notarbartolo, le grafiche di Lucio Lazzara.

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