06 agosto 2012 20:06

Austerity oblige, i governi della maggior parte dei paesi europei riducono le spese. Uno dei settori più colpiti — con l’eccezione rimarchevole della Francia — è quello della cultura. Nei Paesi Bassi la riduzione dei finanziamenti a teatri e orchestre ha portato in piazza migliaia di persone l’anno scorso, mentre in Portogallo addirittura è stato soppresso il ministero della cultura.

Il Guardian dedica una serie di articoli ai tagli al settore culturale in Europa. Dal Regno Unito alla Germania, alla Grecia e, naturalmente, all’Italia: il quotidiano londinese passa in rassegna le conseguenze delle politiche di rigore nei paesi che si considerano come quelli nei quali la cultura svolge ancora un ruolo primario.

“Siete al corrente di un teatro, un’orchestra o una compagnia di danza sottoposta a tagli o costretta a chiudere?”, chiede il giornale ai suoi lettori, pubblicando una mappa interattiva e aperta ai contributi dei lettori delle città nelle quali, settore per settore, la cultura e i suoi protagonisti hanno fatto passi indietro. Un’iniziativa alla quale si sono associati altri giornali europei, tra cui Le Monde, la Süddeutsche Zeitung, El País e La Stampa. Anche voi potete quindi dare il vostro contributo. Forza.

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