15 novembre 2017 17:13

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Qualche settimana fa ho avuto l’onore di intervenire con Esther Perel all’Orpheum theater di Vancouver, in Canada, per parlare del suo nuovo libro, The state of affairs: rethinking infidelity. Il pubblico ci ha sottoposto le sue domande su dei foglietti prima dell’incontro – qualcuna per me, qualcuna per Esther, qualcuna per entrambi – e abbiamo cercato di rispondere a tutte quelle che potevamo nel tempo a disposizione. Ecco alcune di quelle (perlopiù rivolte a me) che sono rimaste senza una risposta.


Non sono mai andato a letto con nessuno. Il mio fidanzato ha fatto sesso con tante, tantissime persone. Lui sa che sono vergine, ma sono comunque preoccupato. Qualche consiglio su come evitare una performance da gay dilettante quale sono?

Datti il permesso di non essere bravo. Di essere pessimo, incapace, insicuro e impacciato. E all’inizio (ma anche durante, e dopo) ricordati che, comunque vada, non sarà l’ultima volta che farai sesso. C’è chi nel sesso è bravo da subito, ma la maggior parte delle persone prima di trovare il ritmo ha bisogno di fare un po’ di pratica. Niente però assicura una prima (o milionesima) volta pessima come il fatto di fingere. Fingere – orgasmi, interesse, sicurezza in se stessi – è sempre una cattiva idea, per cui non farlo. Vivitela e basta.

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Cosa faresti per aiutare una donna che non ha mai avuto un orgasmo?

Le regalerei un dolcetto alla marijuana leggero e un vibratore potente.



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Sono una donna tra i 30 e i 40. A volte vorrei sbrigarmela in 30 secondi ma mio marito vuole 45 minuti. Che dobbiamo fare?

Tuo marito si fa una bella sessione in solitaria per 44 minuti e mezzo, dopodiché tu ti siedi sopra o ti metti sotto per gli ultimi 30 secondi.

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Hai mai pensato di trasferirti a Vancouver?

Spesso tra il 20 gennaio 2001 e il 19 gennaio 2009, e costantemente dal 20 gennaio 2017.

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Sono una donna di 34 anni. Il mio fidanzato quarantenne ha avuto una storia con sua cognata. Una volta mi ha detto che sarebbe stato divertente se le avessi chiesto chi era meglio a letto, se lui o suo fratello. È una cosa strana o semplicemente da uomini?

Potrebbe essere entrambe le cose – una strana cosa da uomini – ma siccome il tuo fidanzato te l’ha chiesto solo una volta, chiaramente non ne è ossessionato. La domanda deve averti messo a disagio (motivo per cui me ne parli), ed ecco come puoi stroncare la questione se mai dovesse richiedertelo: “Potrei chiederle chi è meglio a letto, oppure scoparmi io tuo fratello e farti sapere”.

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Che faccio se mia moglie non vuole la coppia aperta e io sì? Non facciamo sesso da 11 anni, però ci amiamo ancora e abbiamo due figli piccoli.



Io i matrimoni monogami in cui non si fa sesso non li capisco. Perché se due hanno un rapporto senza sesso monogamo… non vuol forse dire che non fanno sesso esclusivamente tra loro? Ma tralasciando questa divagazione…
Tua moglie probabilmente e forse comprensibilmente teme che aprendo la coppia tu possa un giorno lasciarla per un’altra donna con cui scopi. Ma se tu non sei disposto a non fare sesso per il resto dei tuoi giorni finirai comunque per lasciarla e cercare una donna con cui puoi scopare. Motivo per cui la cosa che secondo lei potrebbe succedere se apriste la coppia succederà di sicuro se non la aprite.



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Sono un gay di 34 anni. Non ho mai avuto una relazione duratura. Al giorno d’oggi le relazioni durature sono ancora necessarie?

Le relazioni durature sono belle – io della mia sono contento – ma non strettamente necessarie. Non come l’ossigeno, lo iodio o i cannabinoidi. La pressione sociale ad accoppiarsi può far sembrare le relazioni lunghe non solo necessarie ma obbligatorie, e i messaggi culturali negativi che circondano la condizione di chi è single e/o si gode una serie di relazioni brevi riuscite (i single sono degli sfigati, i collezionisti di relazioni “non sono in grado di impegnarsi”, o sono degli sfigati) di certo non aiutano.



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Tu credi a chi dice che Vancouver è un posto dove trovare una relazione è difficile? Hai qualche consiglio per una donna single in cerca di una relazione eterosessuale stabile?

Ovunque vada – New York, Chicago, Toronto, Dallas, Los Angeles – sento ripetere la stessa cosa: “A [nome della città] trovare una relazione è difficile!”. Ovunque vada, però, trovo anche persone felicemente accoppiate, il che mi rende poco propenso a credere alla fama di Vancouver o di qualsiasi altro posto. “In questa città trovare una relazione è difficile!” è una cosa che spesso dice chi è frustrato dal fatto di non aver ancora trovato la persona adatta (quella che si può arrotondare a “giusta”) oppure chi sta sbagliando qualcosa – sabota/mina/compromette le sue relazioni in un modo o nell’altro (problemi personali irrisolti, condizioni irrinunciabili, aspettative irrazionali) – e anziché risolvere le sue cose dà la colpa alla città in cui vive.



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Come fa chi ha una relazione stabile e all’apparenza eterosessuale a fare coming out come bisessuale/pansessuale?

Apre la bocca – preferibilmente la sua – e pronuncia le parole: “Sono bisessuale/pansessuale”.

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Io e la mia compagna abbiamo una relazione stabile superfantastica. Serietà e solidità totale. Però stiamo parlando di riaprire le coppia (che per i primi anni è stata aperta). La mia paura è quella di perdere il controllo e innamorarmi di un’altra persona. Come posso sperimentare questa riapertura senza far saltare in aria il rapporto?

Se “innamorarti di un’altra persona” ti sembra una bomba destinata a distruggere la tua superfantastica relazione stabile, e se immancabilmente ti invaghisci delle persone con cui scopi, allora devi: o astenerti dallo scopare con altre persone oppure convincerti che puoi amarne più di una alla volta.

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Se in una coppia uno vuole dei figli e l’altro no si può trovare un compromesso?



Non esistono mezzi figli/figli dimezzati/figli a metà – perlomeno non vivi – e quindi non esiste margine di compromesso. Uno o cede o se ne va.


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Sto con una persona con cui facciamo bdsm e bondage alla giapponese. Spesso mi rimangono i segni: lividi, graffi, segni di corde, eccetera. Ho paura che i miei figli e gli amici se ne accorgano. Qualche consiglio su che spiegazione dare? Non voglio passare il resto della mia vita in maniche lunghe.



Con i figli stai in maniche lunghe e menti – stai seguendo un corso di arti marziali mentre loro sono a scuola, sei inciampata in un cespuglio di rovi – ma agli amici di’ la verità, altrimenti rischiano di sospettare violenze coniugali.



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Dopo un tradimento qual è la cosa migliore che può succedere in una coppia?



“Spesso la gente considera il tradimento come un trauma irreversibile. Ed è vero che in alcuni casi assesta al rapporto un colpo letale”, scrive Esther Perel in The state of affairs. “In altri casi, però, può ispirare un cambiamento che era necessario. Il tradimento è una lama che affonda fino all’osso, ma la ferita si può curare. A volte per una coppia può rivelarsi perfino rigenerante”. 
La cosa migliore che può succedere? Cambiamento necessario e intesa rigenerata. E siccome ci sono rapporti che devono finire, a volte si può considerare come “cosa migliore” anche un tradimento che assesta un colpo letale e porta a lasciarsi. Tornando a Esther:
 “Siccome penso che la crisi provocata da un’infedeltà possa produrre anche cose buone, spesso mi chiedono: ‘Ma allora a una coppia in difficoltà consiglieresti di tradire?’ La mia risposta: ci sono tante persone che ricavano esperienze positive e vitali da una malattia terminale, eppure non consiglierei un tradimento più di quanto consiglierei un cancro”.

The state of affairs è una lettura obbligata per tutte le coppie, non solo quelle che devono vedersela con le conseguenze di un tradimento. Una relazione che deve sopravvivere a un tradimento ha più probabilità di riuscirci – e di rigenerarsi – se si è riflettuto un po’ sulla questione prima che arrivi la crisi. Ordinatene subito una copia.



(Traduzione di Matteo Colombo)

Questa rubrica è stata pubblicata su The Stranger.

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