30 giugno 2021 16:04

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Torno dal nauseante matrimonio di mia nipote, 30 anni, con il fidanzato con cui stava da tempo. Entrambi sembrano entrambi oltremodo gay, ma sono anche dei fanatici religiosi. Potrei elencare cinquanta indizi della loro omosessualità, e chiunque fosse un po’ meno che bigotto direbbe: “Ma certo, è chiaro”. Il padre della sposa, che ha anche officiato, gli ha fatto i complimenti perché non sono andati a convivere prima del matrimonio (altro segno). Personalmente, m’insospettisce molto un etero che non fa sesso prima dei 30. L’astinenza dal sesso etero fino a quell’età, anzi, mi sembra plausibile solo se se uno è gay o asessuale. La nostra famiglia è tutta molto religiosa, e gli unici familiari gay-friendly siamo noi. Vorrei tanto comunicare agli sposi che va bene interrogarsi sulle sfaccettature della sessualità, e che noi siamo dalla loro parte. Rischiano di vivere a disagio per decenni. Il padre di mia nipote, quello che li ha sposati, è più che moralista e pensa che l’amore (e il matrimonio) possa esistere solo tra uomo e donna. C’è un modo delicato per chiedere a una persona se è gay? O per offrirle un po’ di sostegno se non è dichiarata? Come far capire a loro che questo angolo della famiglia è pronto ad accoglierli e sostenerli? Magari lo avessero chiesto a me, mentre cercavo di chiarirmi le idee.

Union Not Concealing Lgbtq Energy

Perché andare al matrimonio quando ci si può ancora giocare la carta pandemia? Evitando di ritrovarsi a tavola in una sala piena di persone sgradevoli con amici altrettanto sgradevoli, veri o immaginari che siano? Persone, peraltro, probabilmente non vaccinate?

Ad ogni modo, UNCLE, se la famiglia sa che sei gay e/o gay-friendly – non è chiaro su cosa dovessi chiarirti le idee – il tuo compito è terminato. Tua nipote sa che i gay esistono perché esisti tu; sa che vivono allo scoperto perché è quello che fai tu. Sa quindi che ci sono altre possibilità, e che c’è almeno un familiare a cui può rivolgersi. Ma se tu facessi il passo successivo – un passo estremo – e alzassi il telefono per chiederle se è lesbica… se le elencassi tutto ciò che a tuo avviso dimostra che lei e il marito sono omosessuali… è anche possibile che là per là lei lo ammetta. Improbabile, UNCLE, ma possibile. Quasi certamente, però, saresti cancellato dalla lista inviti delle prossime occasioni familiari – che tua nipote si dichiari o meno – il che rende l’opzione telefonata molto più appetibile.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Mio nipote si è da poco dichiarato gay in famiglia. Lo abbiamo tutti appoggiato, e io gli ho consigliato alcuni film sul coming out come Boys Life. Ha apprezzato il gesto. Veniamo al vero motivo per cui ti scrivo. Pur amando la compagnia delle donne – sono un uomo – segretamente mi dà piacere succhiare i capezzoli dei maschi muscolosi. Ai tempi dell’università ho dato tanta gioia a diversi studenti e professori, ricavandone piacere a mia volta. A volte, se era possibile, mi capitava di venire mentre un uomo muscoloso e dai capezzoli grandi mi dominava, ed era il paradiso. In famiglia non sanno nulla di quest’altro mio “lato”, e mi ritrovo a invidiare mio nipote per aver parlato. Forse è una domanda ingenua, Savage, ma esistono altri come me?

Pensively Examining Complex Sexuality

P.S. Forse anch’io un giorno avrò il coraggio di fare come mio nipote.

Sì, PECS, esistono altri maschi bisessuali. Alcuni amano i pettorali, altri si nascondono a coniugi e familiari (esacerbando così l’invisibilità bisessuale e le ricadute negative sulla psiche dei bisessuali), e altri ancora godono a farsi dominare (perché, diciamocelo, è arrapante). Quindi decisamente non sei solo.

P.S. Quel giorno potrebbe essere oggi.

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Volevo solo ringraziarti di avermi dato la spinta che serviva per fare coming out con la famiglia. Ai miei genitori l’ho detto due settimane fa, e alle mie sorelle l’altro giorno. E cosa scopro? Che è bisessuale anche mia sorella maggiore. Non era la reazione che mi aspettavo, ma è stato un momento di rivelazione per entrambi. Ho 31 anni, e anche se da anni mi ripeto che le etichette non sono importanti, ora sento di essermi tolto un grosso peso. Io sono questo ed è una cosa importante. Ringrazio te, che da tanto tempo parli di visibilità bisessuale. A quanto pare ho dovuto sentirmelo ripetere più volte, prima di capire che la mia bisessualità aveva un peso e dichiararla era importante per me e per la comunità lgbtq+.

Proudly Unmasking Silenced Heart

Benvenuto nel mondo, PUSH, e che figata scoprire di avere – e di aver sempre avuto – una sorella bisessuale!

Sono un uomo. Da ragazzino mi prendevo cotte per le ragazze ma spesso ero troppo timido per avvicinarle. Ho avuto una fidanzata per due anni, ed è stato bello sia sentimentalmente che sessualmente. Quando ci siamo lasciati – e faticando a trovare donne che fossero attratte da me – ho deciso di esplorare la mia sessualità. È allora che ho scoperto le donne trans, e sono andato in confusione. Mi eccitavano molto, anche più delle donne cis, e questo mi confondeva perché erano donne dall’aspetto molto femminile ma con genitali ancora maschili. All’inizio pensavo fosse una fantasia passeggera, ma poi ho deciso di provare con delle professioniste. Incontri che mi hanno eccitato e fatto godere molto. Vuol dire che sono gay? Non sono mai stato attratto da uomini cis o trans, e a farci sesso non mi ci vedo. Mi sono sempre considerato etero, ma adesso penso che non sia l’etichetta giusta. Oltretutto non ne ho parlato con nessuno, ma per i miei amici le donne trans sono uomini, e farci qualsiasi cosa è da omosessuali. Hanno ragione?

Complications Implicating Straightness

Sbagliano. Sei un uomo etero a cui piace il cazzo. Il cazzo, non gli uomini. E per tua fortuna, CIS, in giro ci sono un sacco di cazzi che non sono attaccati a uomini. Può sembrarti un tipo di eterosessualità complicato (e complicante), CIS, ma l’etichetta calza lo stesso.

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I comportamenti “lgbt” sono nevrotici, evitabili e curabili. Sono decenni che la sinistra mente al riguardo. Un conto è l’esuberanza, un altro la perversione. La maggior parte dei casi di anomalia sessuale deriva da problemi nel legame con i genitori che risalgono all’infanzia.

Sharon Offers An Opposing View

Fammi indovinare, Sharon-fa-rima-con-Karen (la “Karen” è uno stereotipo statunitense di origini recenti: donna bianca di mezz’età, tendenzialmente bionda, con l’arroganza del benessere e razzista quanto basta, ndt): tanti, tanti, tanti anni fa beccasti tuo marito con un cazzo in bocca – sì, quel marito che a letto non prendeva granché l’iniziativa (almeno non con te) – e non si sa come tuo marito è riuscito a convincerti che fosse stato solo un episodio, un momento di esuberanza, un volo pindarico sulle ali di un uccello – cose che capitano. Ecco, io oggi vengo a dirti che non è stato l’unico. Tuo marito ha succhiato più cazzi di quel che pensi, SOAOV, e meno di quel che avrebbe voluto. E per la cronaca: la sigla lgbt indica delle persone, non dei comportamenti, e tutto quel che affermi – che siamo nevrotici, che possiamo essere curati, che abbiamo legato poco con un genitore e troppo con l’altro – è stato smentito ormai da decenni. Ti inviterei a leggere un po’, ma è meglio che il tempo lo usi per sorvegliare tuo marito. A proposito, ora dov’è?

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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