Una diga, un fiume, centinaia di villaggi cancellati, migliaia di persone senza casa. La denuncia della scrittrice indiana Arundhati Roy
Otto padiglioni che si affacciano su un viale protetto da una vela. Con una superficie di 470mila metri quadrati, la nuova fiera di Milano sarà la più grande d’Europa
L’entusiasmo che circonda le Olimpiadi dipende anche dal nostro cervello, che si accende come se fossimo in gara anche noi
Viaggiare in treno, dormire in alberghi economici, fare il bagno nelle affollate sorgenti termali. Il Giappone più bello è quello della quotidianità
Intervista con Daniel Ortega, leader discusso ma ostinato del Fronte sandinista di liberazione nazionale
Le elezioni statunitensi nei diari di Joe Sacco
Dopo la Bosnia e il Medio Oriente, Joe Sacco racconta le presidenziali americane. Da questa settimana Internazionale pubblica a puntate le sue nuove storie
L’antica città indiana si è arresa: migliaia di persone la stanno smontando un pezzo alla volta. Consegnandola alle acque del fiume Narmada. Leggi
“È difficile dire con esattezza quando è successo, ma c’è stato un momento in cui la gente ha smesso di leggere la poesia e ha cominciato a comprare i romanzi, che fino a qualche generazione prima erano considerati roba da signore oziose e di dubbi costumi. Un giorno o l’altro anche i romanzi passeranno di moda – sempre che non sia già successo – e diventeranno, proprio come la poesia, un prezioso genere letterario per pochi. Questo passaggio non avverrà nel corso della nostra vita. Ma non è mai troppo presto per domandarsi quale sarà la nuova forma letteraria”. Potrebbero essere i fumetti, conclude il New York Times Magazine. Joe Sacco è un autore di fumetti che ha già pubblicato un paio di libri straordinari, Palestina e Safe area Gorazde. Da questa settimana ospitiamo il suo diario delle elezioni americane. Attenzione, però. Come avverte Sacco, i fumetti sono alla portata di tutti. Ma al loro interno si può nascondere qualsiasi cosa. Leggi
A venticinque anni dall’insurrezione sandinista, lo scrittore nicaraguense Sergio Ramírez analizza i meriti e gli errori dei guerriglieri che hanno saputo convertirsi alla democrazia, ma non sono riusciti a cambiare il loro paese
È uno degli uomini più potenti della Cisgiordania. E anche uno dei più ricercati da Israele. Parla Nasser Jumaa, capo delle Brigate dei martiri di al Aqsa
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