Alaska

Il rumore della vita

Nel suo ultimo lavoro Ronan Guillou è riuscito a cogliere gli aspetti surreali e misteriosi dell’Alaska, uno dei territori meno fotografati degli Stati Uniti, scrive Christian Caujolle Leggi

In Alaska scompaiono i granchi

Granchi La popolazione di granceola artica (Chionoecetes opilio) nel mare di Bering orientale si è ridotta del 90 per cento tra il 2018 e il 2021, perdendo dieci miliardi... Leggi

L’isola Kodiak, in Alaska

03.10.2023 Leggi

Ghiaccio

È in edicola Internazionale Kids! In questo numero: potere ai giovani, Alexa ti ascolta, come si diventa rapper, gare di breakdance, un ospedale per gli uccelli in India, disegna il tuo robot e molto altro. Leggi

L’estrazione del petrolio divide i nativi dell’Alaska

Gli abitanti dello stato più vasto e più a nord degli Stati Uniti sono i primi a subire gli effetti della crisi climatica, ma vivono anche su un grande giacimento di petrolio. Come bilanciare difesa dell’ambiente e sviluppo economico? Leggi

Claudio Cupellini racconta una scena di Alaska

“Questa è la prima scena in cui Fausto e Nadine, interpretati da Elio Germano e Astrid Berges-Frisbey, si incontrano sul tetto di un grande albergo di Parigi”, racconta Claudio Cupellini, regista di Alaska. “Entrambi sembrano due personaggi fuori posto in un luogo di grande lusso e di grande ricchezza”, e tra loro sarà un colpo di fulmine e l’inizio di un grande amore. Leggi

La Shell rinuncia alle trivellazioni nell’Artico

L’azienda petrolifera ha annunciato che le operazioni di perforazione dell’Artico al largo dell’Alaska si fermeranno, almeno nel prossimo futuro, perché è stato trovato poco petrolio e gas naturale. Gli ambientalisti festeggiano la vittoria.  Leggi

La Shell rinuncia alle trivellazioni in Alaska.
La Shell rinuncia alle trivellazioni in Alaska. Dopo meno di due mesi di perforazioni e sette miliardi di dollari di investimenti, il gruppo anglolandese ha spiegato che la quantità di petrolio trovata non è tale da giustificare le spese. La decisione del presidente statunitense Barack Obama di consentire le perforazioni nell’Artico aveva scatenato dure critiche degli ambientalisti.
La Shell potrà cercare il petrolio nell’Artico.
La Shell potrà cercare il petrolio nell’Artico. Gli ambientalisti sostengono che le perforazioni danneggiano la regione. L’Ufficio di sicurezza e rispetto ambientale degli Stati Uniti, invece, ha rilasciato il permesso perché considera che la multinazionale opera nella massima sicurezza. La Shell ha iniziato a lavorare il mese scorso, ma finora ha potuto praticare solo le prime sezioni di due pozzi, al largo dell’Alaska.
Gli orsi bianchi hanno fame

In futuro gli orsi bianchi potrebbero non riuscire ad affrontare i periodi di digiuno estivo, sempre più lunghi a causa dell’aumento globale delle temperature. Uno studio mostra che in estate gli animali consumano molte riserve energetiche senza riuscire a ricostituirle. Questo aspetto mette gli orsi a rischio di sopravvivenza nei prossimi decenni. Leggi

Clima ostile

Il villaggio di Newtok, in Alaska, si trova sulle rive del fiume Ninglick, in un territorio sempre più colpito dall’erosione del suolo e dallo scioglimento del permafrost (il terreno ghiacciato delle regioni nordiche). A Newtok abitano circa 375 persone di etnia yupik, un popolo che vive nella regione del mare di Bering da migliaia di anni.  Leggi

Precipita un aereo in Alaska, nove morti

Nove persone sono morte dopo che un piccolo aereo da turismo è precipitato nel sudest dell’Alaska. Le squadre di soccorso sono riuscite a raggiungere il velivolo, precipitato contro una parte rocciosa, e hanno confermato il decesso dei passeggeri. Tuttavia, le cattive condizioni meteorologiche hanno impedito il recupero delle vittime, secondo quanto riferito da Megan Peters, del dipartimento di pubblica sicurezza dell’Alaska.

Dieci attivisti di Greenpeace sono stati fermati dalla guardia costiera a Seattle

Dieci attivisti di Greenpeace sono stati fermati dalla guardia costiera statunitense a Seattle. Il gruppo, a bordo di kayak, ha cercato di bloccare un mezzo per le trivellazioni della Royal Dutch Shell, che stava partendo per un’esplorazione nell’Artico. Tra gli attivisti fermati c’è anche Mike O’Brien, membro del consiglio comunale della città.

Secondo i manifestanti, le trivellazioni avrebbero un impatto negativo sull’ecosistema in una zona isolata, dove in caso di incidenti sarebbe difficile intervenire. Il progetto, inoltre, è considerato affrettato e incompleto e la compagnia anglo olandese è ritenuta impreparata a operare in modo responsabile in una zona delicata come l’Artico. Il via libera dell’agenzia per l’energia è arrivato tre anni dopo il blocco delle operazioni della Shell a causa di una serie di errori e contrattempi, che gli attivisti temono possano ripetersi.

L’Alaska legalizza la marijuana

L’Alaska ha legalizzato la marijuana per uso ricreativo. La legge, approvata in un referendum lo scorso novembre dal 53 per cento degli elettori, autorizza i cittadini che hanno più di 21 anni a portare con sé fino a 28 grammi di cannabis e a coltivare fino a sei piante di marijuana in casa.

Tuttavia sarà ancora illegale consumare la marijuana in pubblico e non sarà possibile comprare e consumare marijuana nei negozi. Infatti la legge che riguarda questi aspetti non è stata ancora approvata e ci vorrà un altro anno per definirli. Secondo alcune previsioni, l’Alaska guadagnerà otto milioni di dollari dalla vendita della marijuana attraverso le tasse nel primo anno di liberalizzazione.

Lo scorso novembre anche in Oregon e nel distretto di Washington si è tenuto un referendum per la liberalizzazione della marijuana. In Oregon la legge entrerà in vigore a luglio, mentre per Washington la situazione è più complessa. Nei mesi scorsi infatti il congresso ha impedito che venissero approvate le misure attuative che permetterebbero la vendita della cannabis. Time

La vittoria della legalizzazione della marijuana

Gli elettori in Oregon, nel distretto di Columbia e in Alaska hanno votato a favore della legalizzazione della marijuana per uso ricreativo.

Nell’Oregon, con il 70 per cento delle schede scrutinate, il sì alla legalizzazione è in netto vantaggio con il 54 per cento dei voti, mentre nel distretto di Columbia (lo stato della capitale Washington), dati quasi definitivi indicano che ha votato a favore il 69 per cento degli elettori.

Anche in Alaska il sì alla legalizzazione è in vantaggio con il 54 per cento dei voti, ma si tratta solo di dati parziali.

In Florida invece il referendum sulla legalizzazione della marijuana per uso medico non è passato. La riforma era un emendamento costituzionale e aveva bisogno del 60 per cento dei voti per passare, ma si è fermata al 57 per cento, secondo dati quasi definitivi. The New York Times, Ap

Cosa c’è da sapere sulle elezioni di metà mandato

Si vota per rinnovare un terzo dei seggi del senato statunitense (36 seggi).

Alla camera i repubblicani dovrebbero mantenere la maggioranza dei seggi, ma è da capire con che margine. Si vota per eleggere 435 rappresentanti.

The New York Times

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