◆ Questa immagine scattata dal satellite Landsat 9 mostra l’estremità orientale dell’isola Kodiak, a poca distanza dalla costa meridionale dell’Alaska, negli Stati Uniti. L’isola, che fa parte del Kodiak national wild­life refuge, ospita vaste foreste di conifere, ma il versante che si affaccia sullo stretto di Šelichov è caratterizzato da un clima più freddo e arido ed è quasi privo di alberi. L’ecosistema dominante è la tundra, composta da piante erbacee e muschi, mentre il fondo delle valli è occupato da torbiere acquitrinose.

Tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre la flora e la fauna dell’isola cominciano a prepararsi per affrontare il rigido inverno. Le piante, che durante l’estate hanno approfittato delle lunghe giornate di sole per concentrarsi sulla crescita e la riproduzione, interrompono la fotosintesi e perdono la clorofilla, tingendo il panorama di colori autunnali.

Nel frattempo i circa 3.500 orsi dell’arcipelago Kodiak, che costituiscono una delle sottospecie più grandi di orso bruno e possono arrivare a pesare più di seicento chili, si affrettano ad accumulare riserve di grasso prima di entrare in letargo, nutrendosi soprattutto di bacche e di salmoni, che in questa stagione stanno completando la risalita dei corsi d’acqua.

Nel fiume Karluk si svolge una delle più spettacolari risalite di salmoni in Alaska, a cui possono partecipare milioni di esemplari.–Nasa

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Questo articolo è uscito sul numero 1534 di Internazionale, a pagina 105. Compra questo numero | Abbonati