Nonostante il cambio al vertice, il governo di Damasco continua a basare il suo potere e la sua autorità sull’appartenenza confessionale. Accentuando divisioni e spaccature nel paese Leggi
Il 16 luglio Israele ha bombardato il quartier generale dell’esercito siriano a Damasco per costringere le forze governative a ritirarsi dalla città drusa di Al Suwayda, dove quasi 250 persone sono morte in tre giorni di violenze. Leggi
Il 15 luglio l’aviazione israeliana ha bombardato le forze di sicurezza siriane che erano appena entrate ad Al Suwayda, una città a maggioranza drusa nel sud della Siria. Leggi
Il 14 luglio le nuove autorità siriane hanno inviato l’esercito nella regione meridionale di Al Suwayda, dove gli scontri tra tribù beduine sunnite e combattenti drusi hanno causato almeno 89 morti. Leggi
Mentre lo stato ebraico parla apertamente di occupazione e trasferimento dei palestinesi, le reazioni internazionali restano deboli e contenute. Leggi
Tel Aviv ha esteso le operazioni militari su più fronti, da Gaza alla Siria, approfittando di un rapporto di forze che gli permette di imporsi come potenza egemonica nella regione. Leggi
Dopo i massacri che a marzo avevano colpito gli alawiti, è ora la comunità drusa a subire una nuova ondata di attacchi. E mentre il governo ad interim fatica a mantenere il controllo, Israele rafforza la sua presenza militare nel paese. Leggi
Il 30 aprile Israele è intervenuto nelle violenze confessionali che hanno causato una trentina di morti in due giorni in Siria, conducendo un attacco di avvertimento per esortare le autorità a proteggere la comunità drusa. Leggi
Almeno quattro persone sono morte nella notte tra il 28 e il 29 aprile negli scontri tra le forze di sicurezza siriane e i combattenti della minoranza drusa a Jaramana, una località alla periferia della capitale Damasco. Leggi
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