Nella notte tra il 9 e il 10 ottobre il parlamento peruviano ha destituito la presidente Dina Boluarte, in carica dal dicembre 2022, in un contesto di crescente insicurezza pubblica. L’incarico è stato assunto dal presidente del parlamento José Jeri, 38 anni.

“Oggi assumo con umiltà l’incarico di presidente della repubblica, come prevede la costituzione, al fine d’istituire e dirigere un governo di transizione”, ha affermato il nuovo capo dello stato dopo aver prestato giuramento.

Jeri, esponente del partito di centrodestra Somos Perú, era stato eletto presidente del parlamento a luglio. Resterà in carica fino al 26 luglio 2026, mentre le elezioni presidenziali e legislative sono previste ad aprile.

“I nostri nemici sono le bande e le organizzazioni criminali”, ha dichiarato nel suo primo discorso alla nazione.

Il 9 ottobre le principali forze politiche del parlamento avevano presentato delle mozioni per la destituzione di Boluarte, 63 anni, invocando una “incapacità morale permanente” di esercitare le sue funzioni.

La sua destituzione è stata poi approvata durante una breve sessione alla quale non si è presentata, nonostante fosse stata convocata.

Con la destituzione Boluarte ha perso anche la sua immunità e si ritrova quindi esposta a possibile processi.

In un discorso pronunciato nel palazzo presidenziale e trasmesso dall’emittente pubblica TvPerú, Boluarte ha difeso il suo operato: “In questi anni non ho mai pensato a me stessa ma solo al bene dei più di 34 milioni di peruviani e peruviane”.

Circa cento manifestanti hanno festeggiato la destituzione di Boluarte davanti al parlamento.

Boluarte era già stata oggetto di alcuni tentativi di destituzione, che però erano falliti. Stavolta è stata abbandonata anche da partiti di destra ed estrema destra che la sostenevano.

Il Perù sta attraversando il periodo d’instabilità politica più grave della sua storia moderna, con sette presidenti in meno di nove anni.

Arrivata al potere dopo la destituzione del presidente di sinistra Pedro Castillo, Boluarte era estremamente impopolare nel paese, secondo i sondaggi.

Il suo mandato è stato inoltre macchiato da vari scandali, tra cui quello del cosiddetto Rolexgate, relativo a orologi e gioielli di lusso non dichiarati, e quello di un intervento di rinoplastica a cui si era segretamente sottoposta nel luglio 2023, mentre la legge le imponeva d’informare il parlamento.

La situazione era precipitata la sera dell’8 ottobre, quando un gruppo musicale aveva subìto un attacco a colpi di arma da fuoco a Lima, in cui cinque persone erano rimaste ferite, tra cui quattro musicisti.

Negli ultimi sei mesi i cittadini erano più volte scesi in piazza per protestare contro un’ondata di estorsioni e omicidi attribuita alla criminalità organizzata, che il governo e le forze di sicurezza faticano a contenere.

Le proteste si erano intensificate dopo che il governo Boluarte aveva promulgato, il 5 settembre, una legge che obbliga i giovani a versare contributi a fondi pensione privati, nonostante la precarietà del lavoro e il fatto che più del 70 per cento dei peruviani sia impiegato nel cosiddetto settore informale.