29 luglio 2011 10:26

Tutto è cominciato nel 1901, quando la ferrovia Uganda railway facilitò l’accesso alle alture interne dell’Africa orientale britannica, l’attuale Kenya. Ricchi turisti stranieri, in particolare britannici e statunitensi, cominciarono a pagare guide locali per farsi accompagnare e proteggere in battute di caccia sulle tracce di elefanti, leoni e rinoceronti.

Il reportage di David Chancellor Hunters documenta questo fenomeno sempre più diffuso in 23 stati africani, soprattutto in quelli meridionali, dove genera ogni anno un giro d’affari per 140 milioni di euro. Nel 2010 i safari hanno attirato 18mila turisti cacciatori, in gran parte statunitensi. Poiché le leggi locali non lo vietano, anche i bambini e gli adolescenti stranieri possono partecipare ai safari e sparare agli animali.

In questa foto, un imprenditore statunitense in posa con il leopardo che ha ucciso in Namibia (2009).

David Chancellor è nato in Inghilterra nel 1961 e vive in Sudafrica. Un suo reportage sugli elefanti della serie “Hunters” ha vinto il terzo premio del World press photo 2009, nella sezione People in the news (foto Institute).

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