11 giugno 2014 11:05

Almeno 500mila persone hanno lasciato Mosul, nel nord dell’Iraq, dopo che la città è stata occupata dai combattenti jihadisti dello Stato islamico dell’Iraq e del levante (Isil) il 10 giugno.

Decine di auto si sono messe in fila a un posto di blocco curdo: i profughi cercano di raggiungere il Kurdistan dove le autorità hanno allestito campi profughi temporanei.

Un uomo in fuga da Mosul, Mahmud Nuri, ha raccontato alla France-Presse che all’arrivo dei jihadisti, “le forze armate hanno deposto le armi, hanno tolto la divisa e sono fuggite dalla città”.

I jihadisti hanno occupato la sede del governo locale e il quartier generale dell’esercito, l’aeroporto e le carceri. Sono stati liberati centinaia di prigionieri.

Mosul è la città più importante del nord dell’Iraq, capoluogo della provincia di Ninive, e snodo fondamentale per l’esportazione petrolifera. Il 10 giugno il primo ministro iracheno Nuri al Maliki ha chiesto al parlamento di dichiarare lo stato di emergenza e ha invitato i civili a una “mobilitazione generale” contro i jihadisti.

Le foto sono state scattate il 10 giugno 2014.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it