29 marzo 2017 13:07

In Romania ci sono sempre meno medici: da quando il paese è entrato a far parte dell’Unione europea, nel 2007, molti sono andati a lavorare all’estero, soprattutto in Francia, Germania e Regno Unito.

Negli ultimi cinque anni circa quattordicimila dottori hanno lasciato il paese, disillusi da un sistema sanitario disorganizzato e inefficiente. Il problema nasce già nelle università, dove gli studenti devono affrontare corsi affollati e inadeguati, gli specializzandi non vengono pagati e lavorano in strutture ospedaliere in pessime condizioni: macchinari e letti vecchi più di trent’anni, bagni sporchi, edifici fatiscenti.

Non ci sono i fondi per garantire stipendi adeguati ai dottori e per riorganizzare le strutture, e il sistema è corrotto. Anche i pazienti affrontano situazioni difficili: in ospedale alcuni farmaci non sono somministrati e le persone ricoverate devono provvedere a comprarli per conto proprio.

La Commissione europea a febbraio ha affermato che “sono in atto misure per migliorare la sanità in Romania, ma il sistema soffre di inefficienza, accessibilità limitata e corruzione”.

Le foto sono state scattate da Andreea Campeanu il 9 marzo 2017.

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