Sudafrica/Sudan. Il presidente del Sudan Omar al Bashir è atterrato a Khartoum. Ha lasciato Johannesburg violando l’ordine di un tribunale sudafricano che gli impediva di lasciare il paese. I giudici sudafricani stavano considerando la richiesta di arresto avanzata dalla Corte penale internazionale, che accusa Bashir di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio per il conflitto in Darfur.

Russia. Mosca ha minacciato di reagire al possibile invio di armi pesanti nei paesi baltici e dell’Europa orientale da parte degli Stati Uniti. Un funzionario del governo ha dichiarato che la Russia rafforzerà la difesa del confine occidentale e che qualunque dispiegamento di forze statunitensi nella zona sarà considerato come “il passo più aggressivo compiuto dal Pentagono dai tempi della guerra fredda”.

Migranti. In un rapporto pubblicato in vista della giornata mondiale del rifugiato del 20 giugno, Amnesty international ha denunciato che quella in corso è la peggiore crisi di profughi dalla seconda guerra mondiale. L’emergenza riguarda un milione di profughi tra Siria, sudest asiatico, Africa subsahariana e mar Mediterraneo. Secondo l’ong, i governi non sono stati in grado di dare una risposta adeguata.

Ciad. Sono almeno 27 i morti causati dai due attentati suicidi a N’Djamena, la capitale del paese. L’attacco ha colpito il commissariato centrale e l’accademia della polizia. Secondo il governo, il doppio attentato è stato compiuto da Boko haram, per ritorsione contro la presenza militare del Ciad nella missione per fermare l’avanzata dei jihadisti nel nordest della Nigeria.

Vaticano. Il tribunale di Città del Vaticano ha rinviato a giudizio dell’ex nunzio apostolico nella Repubblica Dominicana Józef Wesołowski. La prima udienza del processo è fissata per l’11 luglio. Wesołowski è accusato di avere abusato sessualmente dei minori nella Repubblica Dominicana tra il 2008 e il 2013 e di detenzione di materiale pedopornografico risalente al periodo successivo al suo rientro a Roma nel 2013.