19 giugno 2015 09:07

Grecia. All’indomani del fallimento delle trattative nell’Eurogruppo, è in programma una riunione d’emergenza del consiglio direttivo della Banca centrale europea presieduto da Mario Draghi, che dovrà decidere sull’aumento della liquidità a favore delle banche greche. Il governo di Atene ha fatto sapere di essere impegnato per il “successo” del vertice straordinario dei capi di stato e di governo dei paesi dell’Eurozona convocato per lunedì 22 giugno a Bruxelles.

Danimarca. Il blocco conservatore dell’ex premier Lars Løkke Rasmussen, ha vinto le elezioni politiche del 18 giugno con il 51,5 per cento dei voti. Ha la maggioranza necessaria a governare, soprattutto grazie al risultato dei populisti anti immigrati del Partito del popolo danese, che hanno raggiunto il 21,1 per cento dei consensi. I socialdemocratici della premier uscente Helle Thorning-Schmidt restano il primo partito ma hanno già ammesso la sconfitta.

Stati Uniti 1. Nella prigione di Huntsville è stata eseguita la condanna a morte di Gregory Russeau, un nero di 45 anni, giudicato colpevole dell’uccisione di un uomo di 75 anni nel 2001. Si tratta della diciassettesima esecuzione negli Stati Uniti dall’inizio dell’anno, la nona in Texas che già nel 2014 deteneva il primato delle esecuzioni.

Stati Uniti 2. Dopo 14 ore di ricerca Dylann Roof, 21 anni, è stato arrestato per l’omicidio, motivato da odio razziale, di nove persone, avvenuto il 18 giugno in una chiesa simbolo della lotta per i diritti civili degli afroamericani a Charleston in South Carolina. “Cose di questo tipo non succedono in altri paesi avanzati” ha commentato il presidente Barack Obama, che conosceva personalmente una delle vittime, il reverendo e senatore Clementa Pinckney.

Libia. L’organizzazione di Al Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi) ha smentito la morte del leader jihadista Mokhtar Belmokhtar in un raid aereo statunitense compiuto nei giorni scorsi in Libia. “Il mujaheddin Khaled Abu Abbas è ancora vivo e sta bene”, si legge in un comunicato dell’Aqmi, che fa riferimento al nome con il quale Belmokhtar è conosciuto tra i combattenti islamici.

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