Americhe

Situazione d’emergenza

Guayaquil, 9 gennaio (PICTURE ALLIANCE/GETTY)

“L’8 gennaio il presidente dell’Ecuador Daniel Noboa ha proclamato sessanta giorni di stato d’emergenza dopo l’evasione da un carcere di Guayaquil di Adolfo Macías, noto come Fito, leader del cartello della droga Los Choneros”, scrive il sito Gk. La misura sospende alcuni diritti per i cittadini, impone un coprifuoco dalle 23 alle cinque di mattina e autorizza il governo a mandare i militari per strada e nelle prigioni del paese. Il 9 gennaio un gruppo di uomini incappucciati e armati ha fatto irruzione negli studi del canale tv Tc di Guayaquil. I criminali sono poi stati arrestati.

Il primo anno di Lula

Nel suo primo anno di governo il presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha mantenuto il 20 per cento delle promesse annunciate in campagna elettorale, scrive la Folha de S.Paulo. Lula ha ottenuto una serie di risultati positivi nelle politiche ambientali, come la riduzione del tasso di deforestazione dell’Amazzonia, ma al tempo stesso il governo sta progettando d’incrementare la produzione di petrolio.

Il ministro in malattia

“La mancanza di trasparenza sulle condizioni di salute di Lloyd J. Austin, segretario alla difesa degli Stati Uniti, sta mettendo in difficoltà l’amministrazione Biden”, scrive il quotidiano Washington Post. La settimana scorsa si è scoperto che alla fine del 2023 Austin è stato male, al punto da dover essere ricoverato in terapia intensiva il 1 gennaio. Biden sarebbe stato informato solo alcuni giorni dopo. Il segretario alla difesa è il secondo dopo il presidente nella catena di comando delle forze armate, ed è a capo di 1,4 milioni di soldati in servizio. Molti commentatori hanno fatto notare che è un momento delicato per le forze armate statunitensi, viste le due guerre in corso in Ucraina e nella Striscia di Gaza. L’8 gennaio la Casa Bianca ha fatto sapere che Austin non sarà licenziato. Il problema di salute del segretario alla difesa non è stato reso noto.

Accordo tra i partiti

Samuel Corum, Getty

I democratici e i repubblicani al congresso degli Stati Uniti hanno annunciato di aver trovato un accordo per finanziare la spesa del governo federale ed evitare lo shutdown, cioè la parziale chiusura delle attività amministrative. L’accordo da 1.600 miliardi di dollari prevede, tra le altre cose, uno stanziamento di 886 miliardi di dollari per la difesa, un aumento del 3 per cento rispetto al 2023. Il provvedimento deve essere approvato entro il 19 gennaio, giorno in cui scadono i termini dell’accordo temporaneo che era stato approvato il 16 novembre 2023. “La misura dovrebbe passare senza problemi al senato, dove i democratici hanno la maggioranza, ma potrebbe essere bloccata dai repubblicani estremisti della camera, che chiedono più fondi per i controlli alla frontiera e pesanti tagli alla spesa”, scrive il Los Angeles Times. Nella foto: Il senatore repubblicano John Thune a Washington, il 9 gennaio 2024

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1545 - 12 gennaio 2024
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