26 marzo 2015 13:11
A Seyne-les-Alpes, in Francia, vicino al luogo dov’è precipitato l’aereo della Germanwings. (Fabrice Balsamo, Ap/Ansa)

Il procuratore di Marsiglia, Brice Robin, responsabile del dossier sull’incidente dell’Airbus 320 della Germanwings, ha tenuto una conferenza stampa all’aeroporto di Marignane, vicino a Marsiglia, per spiegare le prime ipotesi fatte dagli investigatori. Brice Robin ha detto che probabilmente il copilota ha fatto precipitare l’aereo volontariamente, ma che per ora gli inquirenti escludono la pista del terrorismo. Il procuratore ha spiegato che:

  • Secondo le registrazioni audio estratte dalla scatola nera al momento dell’incidente dentro la cabina di pilotaggio c’era solo il copilota. Il pilota era bloccato fuori, dopo che era uscito dalla cabina, probabilmente per andare al bagno. Le procedure d’emergenza per l’apertura della porta non hanno funzionato.
  • Il copilota era vivo e respirava fino al momento dell’impatto. Non è stato inviato nessun sos e il pilota non ha risposto agli appelli della torre di controllo. “C’era silenzio assoluto dentro l’abitacolo”, ha dichiarato Robin.
  • L’ipotesi più probabile quindi è che il copilota abbia chiuso volontariamente la porta della cabina e abbia azionato il bottone per la perdita di altitudine, con l’intento di distruggere l’aereo. “È stata un’azione volontaria del copilota. Non ci risulta che sia un terrorista, assolutamente no”, ha dichiarato il procuratore.
  • Il copilota si chiamava Andreas Lubitz, aveva 28 anni ed era un cittadino tedesco di Montabaur, una città di 12mila abitanti della Renania-Palatinato.
  • Le vittime si sono rese conto dello schianto solo all’ultimo momento. La loro morte è stata istantanea.
  • Il procuratore ha ripetuto che era impossibile obbligare il copilota ad aprire la porta. Il sistema di sicurezza in vigore dall’11 settembre permette solo a chi si trova dentro la cabina di aprire la porta per prevenire gli attacchi terroristici.

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