27 marzo 2015 16:31
Amanda Knox in tribunale a Perugia, il 22 gennaio 2011. (Alessia Pierdomenico, Reuters/Contrasto)

È prevista oggi alle 17 la sentenza della corte di cassazione sui ricorsi delle difese di Amanda Knox e di Raffaele Sollecito, condannati dalla corte d’assise d’appello di Firenze per l’omicidio della studentessa britannica Meredith Kercher. Se la condanna dovesse essere confermata, si aprirebbe un caso per l’estradizione di Knox, mentre Sollecito potrebbe essere arrestato. Ecco le tappe principali del processo fino a oggi:

  • L’omicidio di Meredith Kercher avviene a Perugia la notte del 1 novembre 2007. Kercher, una studentessa britannica che si trova in Italia per seguire dei corsi di storia, viene trovata morta con un taglio alla gola nella casa che condivideva con altri studenti. La morte è provocata da un’emorragia causata da una ferita al collo provocata da un oggetto usato come arma.
  • Per l’omicidio vengono arrestati Amanda Knox, una delle coinquiline di Kercher, Raffaele Sollecito, il ragazzo di Knox, e Patrick Lumumba Diya, proprietario di un bar. Gli inquirenti trovano tracce del dna di Meredith Kercher e Amanda Knox su un coltello da cucina sequestrato a casa di Raffaele Sollecito.
  • Nel 2009 vengono condannati per l’omicidio Rudy Guede, in via definitiva, e Amanda Knox e Raffaele Sollecito, in primo grado, in quanto complici. Lumumba viene rilasciato perché considerato estraneo alla vicenda.
  • Nel luglio 2011 la corte di assise di Perugia assolve in appello Amanda Knox e Raffaele Sollecito per non aver commesso il fatto. Amanda Knox viene condannata a tre anni di carcere per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba (che Knox aveva accusato di essere sul luogo del delitto la sera dell’omicidio).
  • La corte di cassazione nel 2013 annulla la sentenza di assoluzione ricevuta in appello e rinvia gli atti alla corte d’assise d’appello di Firenze. La richiesta di ricorso viene portata avanti dalla procura generale di Perugia contro l’assoluzione di Knox e Sollecito. Per il procuratore generale di Perugia, Giovanni Galati, la sentenza di assoluzione contiene “tantissime omissioni”.
  • Il 30 gennaio 2014 la corte d’assise d’appello di Firenze rovescia il giudizio di secondo grado. Amanda Knox è condannata a 28 anni e sei mesi di reclusione. Raffaele Sollecito viene condannato a 25 anni di reclusione, con ritiro del passaporto.
  • Nel giugno 2014 gli avvocati di Knox e Sollecito depositano il ricorso in cassazione, chiedendo l’annullamento della sentenza di condanna senza rinvio e presentando prove che non erano mai state valutate.

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