01 aprile 2015 12:17

È ripresa oggi in aula al senato la votazione per gli articoli del disegno di legge anticorruzione. Il via libera è arrivato già per l’articolo 8 che prevede pene da uno a cinque anni di carcere per chi commette il reato di falso in bilancio per aziende non quotate in borsa. L’articolo 8 ha ricevuto 124 voti favorevoli, 74 contrari e 43 astenuti. È stato anche approvato l’articolo 10 che prevede pene più severe per chi commette il reato di falso in bilancio nelle aziende quotate: da un minimo di tre a un massimo di otto anni di reclusione. Il voto finale al senato è previsto per oggi e dovrà poi passare alla camera.

Il testo del disegno di legge rivede anche la legge anticorruzione scritta dalla ex ministra della giustizia Paola Severino, approvata nel 2012 dal governo di Mario Monti. Il disegno di legge è stato proposto all’inizio della legislatura da Pietro Grasso, presidente del senato.

Le pene per i reati di corruzione sono aumentate mediamente di due anni, sia nei minimi che nei massimi di pena. Inoltre, il patteggiamento sarà condizionato alla restituzione integrale del prezzo o del profitto del reato.

Con l’articolo 6, già approvato, è previsto l’obbligo per il pubblico ministero, quando esercita l’azione penale per i delitti contro la pubblica amministrazione, di informare il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione. L’articolo 3 stabilisce la riparazione pecuniaria: per i reati contro la pubblica amministrazione, in caso di condanna, il funzionario corrotto dovrà versare allo stato una somma pari ai soldi ricevuti illegalmente.

L’approvazione della legge anticorruzione è molto attesa, dopo le dimissioni del 20 marzo del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Maurizio Lupi in seguito al suo coinvolgimento nell’inchiesta Sistema della procura di Firenze, e per l’arresto del sindaco di Ischia, Giuseppe Ferrandino, nell’ambito di un’inchiesta sulle opere di metanizzazione.

Forza Italia si è dichiarata contraria al disegno di legge. Il Movimento 5 stelle, dopo le consultazioni online, ha deciso di votare no: dei suoi 27.124 iscritti certificati, si è espresso a favore il 19,7 per cento dei votanti mentre ha indicato il no l’80,3 per cento.

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