01 giugno 2015 17:41

Nelle sette regioni che hanno votato il 31 maggio si sta concludendo lo scrutinio. Il centrosinistra, guidato dal Partito democratico, ha vinto in Toscana, Marche, Umbria, Puglia e Campania. La destra ha vinto in Liguria, mentre in Veneto è stato riconfermato il presidente della Lega nord. In quattro regioni il Movimento 5 stelle è il secondo partito più votato. Ha votato il 52 per cento degli aventi diritto, con un calo di quasi 12 punti percentuali rispetto alle consultazioni regionali del 2010. Ecco i risultati regione per regione (alle 17, con lo spoglio concluso solo in Marche, Liguria e Umbria, e pochi seggi mancanti nelle altre regioni).

Toscana
Enrico Rossi del Pd è stato rieletto con il 48 per cento delle preferenze. Il secondo classificato, Claudio Borghi, sostenuto da Lega e Fratelli d’Italia, si è fermato al 20 per cento. Giacomo Giannelli del Movimento 5 stelle ha di poco superato il 15 per cento, mentre Stefano Mugnai, candidato di Forza Italia che in Toscana non era alleata con il partito di Matteo Salvini, ha incassato il 9 per cento dei voti.

Marche
Luca Ceriscioli, candidato del centrosinistra, ha vinto con il 41 per cento dei voti su Giovanni Maggi del Movimento 5 stelle, fermo al 21,8 per cento. La forza di Beppe Grillo è stata la seconda più votata, dopo il Pd che, senza gli alleati e le liste civiche, ha sfiorato il 35 per cento. Fermo al 19 per cento Francesco Acquaioli, aspirante governatore sostenuto dalla Lega e Fratelli d’Italia, mentre Gian Mario Spacca che correva per Forza Italia ha ottenuto il 14 per cento.

Umbria
Dopo qualche incertezza legata ai primi dati arrivati nella notte, Catiuscia Marini del Pd ha superato con il 42,8 per cento dei consensi l’avversario Claudio Ricci, sostenuto da tutto il centrodestra, che si è fermato al 39,2 per cento. Anche qui, se si considerano i soli partiti e non le coalizioni, il Movimento 5 stelle è il secondo più votato con il 14,5 per cento dei voti raccolto da Andrea Liberati.

Puglia
Per sostituire Nichi Vendola, i pugliesi hanno scelto l’ex sindaco di Bari Michele Emiliano, del Pd, che vince con il 47 per cento dei consensi. Le liti tra l’ex governatore Salvatore Fitto e l’ex premier Silvio Berlusconi hanno spaccato la destra locale. Ne ha giovato il Movimento 5 stelle, che è arrivato secondo con il 18,5 per cento dei voti ottenuto da Antonella Laricchia.

Campania
Vincenzo De Luca, segnalato fra gli “impresentabili” dalla commissione Antimafia, è riuscito a riportare a sinistra la regione, conquistando il 41 per cento dei voti, contro il 38 per cento del governatore uscente Stefano Caldoro. Su De Luca pende la decisione del prefetto di Napoli che, sulla base della legge Severino, deve valutare la situazione in cui si trova il nuovo presidente, condannato in primo grado per abuso d’ufficio.

Veneto
Luca Zaia continuerà a governare la regione per i prossimi cinque anni, dopo aver superato il 50 per cento dei consensi, nonostante la scissione interna alla Lega. Il sindaco di Verona Flavio Tosi, che si è presentato solo in polemica con il leader del partito Matteo Salvini, ha raccolto l’11,8 per cento dei voti. La candidata del centrosinistra Alessandra Moretti si è fermata al 22,7 per cento.

Liguria
Ha vinto Giovanni Toti, sostenuto da un centrodestra unito, con l’alleanza tra Forza Italia e Lega. Toti ha ottenuto il 34,4 per cento dei consensi, di cui oltre il 20 per cento arriva dalla Lega. Le divisioni interne sono costate molto al centrosinistra in Liguria. Raffaella Paita, sostenuta dalla maggioranza del Pd dopo aver vinto le primarie, si è fermata al 30,3 per cento dei consensi. Luca Pastorino, candidato dell’area a sinistra del Pd e della minoranza interna al partito di Matteo Renzi, ha incassato il 6,6 per cento di voti. Il Movimento 5 stelle ha preso il 22,3 per cento dei voti ed è il secondo partito più votato della regione.

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