08 luglio 2015 11:50
Il primo ministro greco Alexis Tsipras al parlamento europeo di Strasburgo in Francia, l’8 luglio 2015. (Vincent Kessler, Reuters/Contrasto)

Rispetto per il popolo greco. “La scelta coraggiosa del popolo greco non è una scelta di rottura con l’Europa, è la scelta di tornare a valori comuni come democrazia, solidarietà, rispetto reciproco e uguaglianza. Il messaggio uscito dal referendum è chiarissimo: l’Europa, la nostra struttura comune, o sarà democratica o avrà serie difficoltà a sopravvivere in queste circostanze difficili. Occorre rispetto per la scelta del nostro popolo”.

Le responsabilità. “Dobbiamo renderci conto che la responsabilità fondamentale del vicolo cieco in cui ci troviamo non riguarda gli ultimi cinque mesi del mio governo, ma i programmi di salvataggio che sono in vigore da cinque anni e mezzo”. “Non sono tra quei politici che danno la colpa dei problemi agli stranieri: per tantissimi anni i governi greci hanno creato uno stato clientelare, hanno alimentato la corruzione tra politica e imprenditoria e arricchito solo una fetta di popolazione. Il 10 per cento dei greci detiene il 56 per cento della ricchezza del paese; e questa enorme disuguaglianza unita ai programmi di austerità, invece di correggere, ha appesantito la crisi”.

Laboratorio fallito. “La Grecia e il popolo greco hanno fatto un sforzo senza precedenti per il cambiamento. In molti paesi europei sono stati applicati programmi di austerità, ma da nessuna parte così duri e per così tanto tempo. La mia patria si è trasformata in un laboratorio di austerità. Ma l’esperimento non ha avuto successo. Rivendichiamo un accordo con i nostri alleati che ci porti direttamente fuori della crisi, che faccia vedere la luce alla fine del tunnel”.

I soldi europei solo alle banche. “I fondi che sono stati stanziati non sono mai arrivati al popolo greco. Sono stati stanziati per salvare le banche greche ed europee ma non sono mai arrivati al popolo greco”.

Oggi la proposta greca all’Esm. “La lotta alla disoccupazione è il primo obiettivo della nostra proposta”. “La nostra proposta comprende la richiesta di un impegno immediato a lanciare un dibattito di merito sulla sostenibilità del debito pubblico, non ci possono essere tabù tra di noi per trovare le soluzioni necessarie”. “Oggi invieremo la nostra richiesta al Fondo salvastati europeo (Esm)”. “La proposta del governo greco per la ristrutturazione del debito non ha l’obiettivo di gravare ancora di più sui contribuenti europei”.

Fiducioso. “L’Europa si trova a un incrocio importante”. “È un problema europeo e non solamente greco, e per un problema europeo serve una soluzione europea. Ma la nostra è una storia di convergenze e non di divergenze, una storia di unioni e non di divisioni. Per questo parliamo di Europa unita e non divisa. Serve un compromesso condiviso in modo da evitare una frattura storica”. “Sono certo che ci assumeremo la nostra responsabilità storica e sono fiducioso che entro due, tre giorni riusciremo a rispettare gli obblighi nell’interesse della Grecia e anche dell’eurozona”.

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