12 luglio 2015 15:23
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L’ex portavoce della Jihad islamica in Cisgiordania, Khader Adnan, è stato liberato in Israele al termine di uno sciopero della fame durato 55 giorni e di “una detenzione amministrativa” di un anno. In base a questo regime, molto criticato dalle organizzazioni per i diritti umani, lo stato ebraico può rinnovare a oltranza, di sei mesi in sei mesi, il periodo di detenzione senza incriminare le persone.

Con la sua protesta, negli ultimi tempi, Adnan era diventato il simbolo della lotta a questo sistema ma lo sciopero della fame lo aveva ridotto in condizioni critiche. Per questo, dopo un accordo sul suo rilascio con le autorità israeliane, l’attivista aveva ripreso a mangiare il 28 giugno scorso.

Adnan era stato arrestato nell’ambito di una serie di retate seguite al rapimento e all’uccisione di tre giovani israeliani nel giugno del 2014. Originario di Jenin in Cisgiordania era già stato arrestato diverse volte. Nel 2012 fece un altro sciopero della fame che poi portò al suo rilascio. Al suo rientro a Jenin oggi ha ricevuto un’accoglienza trionfale.

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