Nel villaggio serbo di Horgos, al valico di frontiera con l’Ungheria, ci sono circa 400 migranti. Dopo i violenti scontri con le forze dell’ordine ungheresi di ieri, 16 settembre, i profughi hanno passato la notte in tende montate sull’asfalto o nei campi lungo il confine. Altri hanno dormito in sacchi a pelo stesi a terra. Le due vie di accesso all’Ungheria, solitamente affollate di automobili, sono bloccate da pannelli metallici e filo spinato: i pezzi di recinzione che i migranti erano riusciti a strappare durante gli scontri sono già stati sostituiti e aggiustati.

L’Ungheria, guidata dalla destra nazionalista di Viktor Orbán, ha chiuso per intero il confine con la Serbia il 15 settembre, dopo l’entrata in vigore di nuove norme che rendono illegale e penalmente perseguibile l’immigrazione irregolare. Da allora, quasi 200 persone sono state arrestate con l’accusa di aver provato a oltrepassare la frontiera e di aver danneggiato la barriera. I tribunali ungheresi hanno già cominciato a celebrare alcuni processi per direttissima contro i migranti arrestati.

Prima della chiusura della frontiera, più di 200mila persone sono arrivate in Ungheria quest’anno, per entrare nell’area Schengen dell’Unione europea, con l’idea di attraversare il paese e dirigersi in Germania o in altri paesi più accoglienti.

Croazia

Da quando il confine ungherese è totalmente chiuso, sempre più persone si dirigono verso la Croazia, in autobus e in taxi. La polizia croata ha calcolato che sono già entrati nel paese 5.650 profughi. La polizia sta gestendo i flussi in entrata senza problemi, secondo il ministro dell’interno Ranko Ostojic, ma se i migranti continuano ad arrivare in gran numero, le autorità hanno dichiarato che cambieranno approccio.

La maggior parte dei migranti sta evitando il valico ufficiale – anche se è aperto – nel timore che le autorità di Zagabria possano decidere di sbarrare loro il passaggio. Camminano invece lungo un sentiero di campagna sterrato che, attraverso i campi di grano, li porta dentro alla Croazia, che per la maggior parte di loro è un paese di passaggio.

Austria

Le ferrovie statali dell’Austria hanno dichiarato che i treni da e per l’Ungheria che sono tutti sospesi dal 10 di settembre, ripartiranno venerdì 18 settembre.

Germania

Dall’Austria i migranti vogliono raggiungere la Germania. Mercoledì, sono entrati 7.266 migranti. Secondo la polizia sono più del doppio di quanti avevano atrra il giorno prima.

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