14 novembre 2015 14:45

Lo stato d’emergenza, dichiarato su tutto il territorio francese in seguito agli attentati di venerdì 13 novembre, è una misura straordinaria che dà poteri speciali ai prefetti e permette di dichiarare il coprifuoco, interrompere la libera circolazione, impedire qualsiasi forma di manifestazione pubblica e chiudere luoghi come le sale da concerto e i bar. Consente inoltre il controllo dei mezzi d’informazione e permette alle forze dell’ordine perquisizioni a domicilio di giorno e di notte.

Lo stato di emergenza viene proclamato dal consiglio dei ministri e dura dodici giorni (in questo caso fino al 26 novembre). Può essere prorogato solo con un’apposita legge.

Il ripristino dei controlli alle frontiere francesi invece, come spiega Rue89, era già previsto in vista della conferenza sul clima di Parigi. Gli aeroporti sono in funzione, mentre vengono effettuati controlli ai punti di passaggio stradali, ferroviari, marittimi e aeroportuali. Le autorità hanno anche annunciato per sabato 14 novembre la chiusura di tutte le scuole della regione parigina.

Lo stato d’emergenza in Francia fu instaurato per la prima volta nel 1955, durante la guerra d’indipendenza dell’Algeria. Era stato dichiarato anche nel 2005, all’epoca delle rivolte delle banlieue.

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