21 dicembre 2015 16:29

A Bolzano si vive meglio che in tutte le altre province italiane. È il risultato dell’ultima indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore. La sorpresa del 2015 – la ventiseiesima edizione della classifica – è il secondo posto assegnato a Milano. Trento è al terzo, Roma è al sedicesimo posto e perde quattro posizioni rispetto all’anno scorso. Nella parte bassa della graduatoria si trova invece una concentrazione di centri del sud, con Reggio Calabria all’ultimo gradino e Vibo Valentia al penultimo.

Il metodo

Da oltre vent’anni il Sole 24 Ore misura la vivibilità delle province italiane, elaborando una serie di dati statistici e stilando una classifica finale che li incrocia tutti. L’indagine prende in esame sei ambiti: il tenore di vita (calcolato su fattori come il valore medio delle pensioni, i consumi per famiglia o il costo delle case al metro quadro), gli affari e il lavoro (il numero di imprese registrate ogni cento abitanti, il tasso di occupazione e quello di imprenditorialità giovanile), i servizi (la disponibilità dei posti negli asili, l’indice di Legambiente, quello di smaltimento delle cause civili, la copertura della banda ultra larga e il tasso di emigrazione ospedaliera), la popolazione (la densità per chilometro quadrato, il saldo migratorio, le separazioni ogni 10mila coppie sposate, numero medio di anni di studio degli abitanti), l’ordine pubblico (percentuale di furti in casa, rapine, estorsioni e truffe) e poi il tempo libero (il numero di biglietti staccati in cinema e teatri, presenza di turisti stranieri, numero di librerie, cinema, bar e ristoranti ogni 100mila abitanti).

Quest’anno le province considerate sono salite da 107 a 110, perché per la prima volta hanno fornito i dati anche Fermo, Monza Brianza e Barletta-Andria-Trani (Bat).

I risultati

Prima classificata: Bolzano

Bolzano ritorna al primo posto per la quinta volta in 26 anni di ricerca del Sole 24 Ore (dopo il 2012, il 2010, il 2001 e il 1995). La città segna ottimi risultati nelle aree dedicate al tenore di vita e al lavoro. Per esempio gode di un tasso di occupazione del 71 per cento contro una media nazionale del 56 per cento e ogni famiglia consuma in media 2.660 euro al mese, 700 in più della media. Ottiene buoni risultati anche per la popolazione: in particolare per l’indice di vecchiaia e la speranza di vita. Bolzano è poi prima per presenze agli spettacoli e tra le prime dieci per sport e spesa dei turisti stranieri.

Secondo posto: Milano

Milano era all’ottavo posto nel 2014 ed è salita di sei posizioni. Ha guadagnato soprattutto grazie agli indicatori del benessere (le pensioni e il pil), dei servizi e delle opportunità di divertimento, mentre meno bene va sul fronte della sicurezza (una tendenza che comunque coinvolge tutti i centri più grandi o ad alta attrazione economica o turistica).

Dal terzo al decimo posto

Terza si è classificata la città di Trento, che è stata spodestata da Milano. Poi vengono Firenze, Sondrio, Olbia-Tempio, Cuneo, Aosta, Siena e, in decima posizione, Ravenna. La top ten è occupata dai centri del nord e del centro (con l’eccezione di Olbia-Tempio), di piccole o medie dimensioni (salvo il caso di Milano e, in parte, di Firenze), spesso situate lungo l’arco alpino (come Bolzano, Trento, Sondrio, Cuneo, Aosta). Tra le regioni più rappresentate, oltre alla Lombardia con Milano e Sondrio, anche la Toscana con il capoluogo Firenze che sale al quarto posto dal 16° del 2014 e con Siena stabile, nona come nel 2014.

Roma

La capitale quest’anno occupa quello che l’anno scorso era la posizione di Firenze, la sedicesima, arretrando di quattro gradini rispetto al 2014.

Ultima classificata

All’estremità opposta, Reggio Calabria ha i piazzamenti peggiori nelle tre macroaree tenore di vita, affari e lavoro, servizi: alta è infatti la quota degli impieghi a rischio (36 per cento), basso il patrimonio familiare medio (193mila euro contro una media di 345mila), la quota di export sul pil (meno del 2 per cento), la dotazione di asili nido (coperto meno del 2 per cento dei bambini), pessimo il voto di Legambiente.

Classifica parziale

La ricerca attribuisce un primato anche per ciascuno dei sei capitoli dell’indagine: così in tenore di vita Milano è capolista, in affari e lavoro al primo posto c’è Prato, per quanto riguarda i servizi la più efficiente risulta Monza e Brianza, nel capitolo demografico svetta Olbia, in ordine pubblico la più tranquilla risulta essere Nuoro e nel tempo libero vince Rimini.

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