13 gennaio 2016 12:49

All’inizio di gennaio la Airline ratings ha diffuso la sua classifica annuale sulla sicurezza delle compagnie aeree. L’indagine usa un sistema di attribuzione di stellette in base ad alcuni fattori, tra cui le vittime negli ultimi dieci anni, diversi tipi di certificazioni o garanzie di sicurezza e, cosa piuttosto interessante, la possibilità che la flotta sia composta da pezzi costruiti in Russia (cosa che penalizza le compagnie aeree). Le linee aeree con uno stesso numero di stellette vengono ripartite in base all’esame dei loro trascorsi in termini di incidenti.

Non sorprende che la Qantas sia in cima alla lista per il terzo anno di fila: la compagnia di bandiera australiana non ha registrato incidenti dall’inizio dell’era del motore a reazione (l’ultimo incidente risale al 1951). È stata raggiunta al vertice da altri grandi nomi, tra cui United, American, Lufthansa ed Emirates (si veda sotto per la lista completa delle venti migliori compagnie aeree).

Il fatto che ci siano tante compagnie aeree note a livello internazionale con punteggi così alti è confortante, soprattutto per chi le usa di frequente. Detto questo, dal punto di vista delle valutazioni sono tutte più o meno le stesse. La Qantas ha una storia eccezionale, ma ben 148 delle 407 compagnie aeree recensite hanno raggiunto il punteggio massimo di sette stellette. Questo numero sarebbe ancora più alto se fossero di più quelle ad aver ricevuto la certificazione Iosa (l’Operational safety audit rilasciato dalla Iata, l’associazione internazionale del trasporto aereo). Si tratta di un riconoscimento che vale due stellette nel sistema di valutazione. Ma molte compagnie aeree low cost non possono ottenerla, perché di solito non fanno parte della Iata. Tra le dieci compagnie aeree che hanno ottenuto solo una stelletta ci sono nomi meno rassicuranti come Batik Airlines, Kal-star Aviation e Trans-Nusa, che persino i viaggiatori più incalliti potrebbero esitare a prendere.

Terrorismo, dirottamento o suicidio del pilota non sono inclusi nella metodologia della Airline ratings

La sicurezza dei passeggeri è una cosa che di solito finisce sulle prime pagine dei giornali, e alcuni recenti disastri aerei l’hanno riportata al centro dell’attenzione. Tra questi, la perdita di due aerei della Malaysia Airlines nel 2014, quello abbattuto in Ucraina e l’altro disperso mentre sorvolava l’oceano Indiano, oltre ai disastri che hanno coinvolto l’anno scorso il volo della GermanWings sulle Alpi e l’aereo Metrojet in Egitto. Tutti questi incidenti hanno provocato un gran numero di vittime. Esiste persino un’app dedicata, “Am I going down?” (“Sto precipitando?”), che raccoglie i dati sulla sicurezza di linee aeree e rotte. Ma la verità è che viaggiare in aereo continua a essere incredibilmente sicuro e, nonostante gli ultimi incidenti, lo sta diventando ancora di più. L’anno scorso ci sono stati 560 morti su 3,6 miliardi di passeggeri trasportati, una percentuale dello 0,000016 per cento. Siamo sotto la media degli ultimi dieci anni, che si attesta sui 714 morti, e molto al di sotto dei 1.597 morti su 141 milioni di passeggeri registrati cinquant’anni fa (comunque un insignificante 0,001 per cento).

Un elemento su cui riflettere è che le morti sugli aerei sono sempre più spesso provocate da azioni dolose piuttosto che da guasti tecnici. Questo potrebbe rendere meno affidabile il sistema di valutazione utilizzato dalla Airline ratings. Secondo i dati diffusi da FlightGlobal, nel 2015 è stato registrato il numero più basso di disastri aerei (8) e di morti (161) dovuti a incidenti dal 1946. Questo significa che negli ultimi due anni la maggioranza dei decessi è stata provocata da azioni deliberate. Terrorismo, dirottamento o suicidio del pilota non sono inclusi nella metodologia della Airline ratings. Ecco perché la GermanWings ha ottenuto il punteggio massimo di sette stellette mentre la Malaysia Airlines ne ha ottenute solo cinque. Ma questo spiega anche perché sia così difficile capire quale linea aerea presenti meno rischi.

Le venti compagnie aeree più sicure, in ordine alfabetico:

  • Air New Zealand
  • Alaska Airlines
  • All Nippon Airlines
  • American Airlines
  • Cathay Pacific Airways
  • Emirates
  • Etihad Airways
  • Eva Air
  • Finnair
  • Hawaiian Airlines
  • Japan Airlines
  • Klm
  • Lufthansa
  • Qantas
  • Scandinavian Airline System
  • Singapore Airlines
  • Swiss
  • United Airlines
  • Virgin Atlantic
  • Virgin Australia

(Fonte: Airline ratings)

(Traduzione di Giusy Muzzopappa)

Questo articolo di J.J.C. è apparso nel blog Gulliver dell’Economist.

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