12 luglio 2016 17:08

Almeno venti morti e 18 feriti, di cui sette gravi e alcuni ancora incastrati tra le lamiere dei convogli: è il bilancio dell’incidente avvenuto la mattina del 12 luglio in Puglia, tra Andria e Corato, dove due treni si sono scontrati.

I due convogli della società privata Ferrotramviaria che gestisce la linea si sono scontrati in aperta campagna, su un binario unico: un impatto frontale e “violentissimo” – come lo ha definito il ministro dei trasporti Graziano Delrio arrivato sul posto – ma la cui dinamica è ancora incerta. Nella collisione uno dei due macchinisti è morto mentre non si hanno, al momento, notizie della sorte del collega che era sull’altro convoglio.

Il tratto è a binario unico, i due treni si sono scontrati frontalmente intorno alle 11. Visti gli esiti dell’impatto – i convogli sono stati distrutti, è “come un disastro aereo” secondo la definizione del sindaco di Corato – almeno uno dei due treni (l’uno giallo che arrivava da Corato, l’altro grigio da Andria) probabilmente andava a velocità sostenuta.

Sul tratto, binario unico, non sono previsti scambi ma il sistema è anche tutto computerizzato. Sembra quindi che da una delle due stazioni non sia arrivato il segnale di stop per uno dei due treni, che portano soprattutto pendolari. Sulla tragedia sono comunque aperte due inchieste: una della procura e una richiesta dal ministro Delrio, che ha mandato gli ispettori e annunciato l’avvio di una commissione d’inchiesta.

Nella zona dell’incidente è stato allestito un ospedale da campo per i primi soccorsi.

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