Davanti all’edificio colpito dall’esplosione che ha ucciso il leader di Hamas Saleh al Aruri, a Beirut, il 3 gennaio. (Anwar Amro, Afp)

Il segretario di stato statunitense Antony Blinken comincia un nuovo viaggio diplomatico in Medio Oriente, il 4 gennaio, per cercare di evitare un allargamento della guerra a Gaza dopo l’uccisione del numero due di Hamas in Libano e le esplosioni in Iran.

Blinken lascerà Washington la sera del 4 gennaio per questa nuova missione diplomatica, la quarta dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas, con una tappa prevista in Israele.

Nessun paese ha “interesse all’escalation”, ha detto Matthew Miller, portavoce della diplomazia statunitense. Gli Stati Uniti sono criticati nella regione per il loro sostegno a Israele dall’inizio del conflitto.

I timori che la guerra tra Israele e Hamas possa coinvolgere l’intero Medio Oriente sono cresciuti ulteriormente dopo l’omicidio del numero due di Hamas, Saleh al Arouri, avvenuto nella periferia meridionale di Beirut il 2 gennaio, e dopo una doppia esplosione che ha ucciso 95 persone in Iran il 3 gennaio.

A Teheran i funzionari hanno accusato Israele di essere responsabile dell‘“assassinio” dell’alto funzionario di Hamas e del “bombardamento” avvenuto in Iran, vicino alla tomba del generale Qassem Soleimani, l’ex militare che coordinava le operazioni militari di Teheran in Medio Oriente.

Israele non ha commentato le accuse. A Washington un funzionario ha detto che l’attacco contro Saleh al Arouri è stato compiuto dagli israeliani, mentre il dipartimento di stato ha definito “assurdo” pensare che gli Stati Uniti o Israele siano collegati alle esplosioni in Iran.

La guida suprema della rivoluzione islamica, l’ayatollah Ali Khamenei, ha promesso “una risposta dura” alle esplosioni. E il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha messo in guardia Israele da un’ulteriore escalation, dopo la morte di Saleh al Arouri, che dovrebbe essere sepolto nel campo profughi palestinese di Shatila a Beirut, il 4 gennaio.