Il primo ministro senegalese Amadou Bâ, candidato del partito al potere alle presidenziali del 25 febbraio. Dakar, Senegal, 21 dicembre 2023. (Seyllou)

Il consiglio costituzionale del Senegal ha pubblicato la lista definitiva dei venti candidati che potranno presentarsi alle elezioni presidenziali del 25 febbraio. Mancano due oppositori di primo piano: Ousmane Sonko, attualmente in prigione, e Karim Wade, figlio dell’ex capo dello stato Abdoulaye Wade.

Ci sono invece il primo ministro Amadou Bâ, candidato del partito al potere, e gli ex capi di governo Idrissa Seck e Mahammed Boun Abdallah Dionne.

In lista c’è anche Bassirou Diomaye Diakhar Faye, 43 anni, esponente del partito di Sonko, il Pastef, che è stato sciolto per ordine delle autorità lo scorso luglio. Anche Faye è rinchiuso in prigione per “oltraggio a un magistrato”, ma a differenza di Sonko non è stato ancora condannato.

Sonko, al centro di un braccio di ferro con le autorità in corso da più di due anni e all’origine di gravi violenze, è stato invece escluso. È molto popolare tra i giovani per la sua retorica panafricanista e per le sue invettive contro la corruzione dello stato, le multinazionali e l’ex potenza coloniale francese, e per questo sarebbe stato tra i favoriti.

Il 4 gennaio Sonko è stato condannato per “diffamazione” a una pena detentiva di sei mesi con la condizionale e dichiarato ineleggibile per cinque anni.

Nel giugno scorso era stato condannato a due anni di prigione per adescamento di una minorenne, e in seguito era stato incriminato per incitamento a un’insurrezione, associazione a delinquere con l’aggravante del terrorismo e attentato alla sicurezza dello stato.

Sonko sostiene di essere vittima di un complotto politico.

Karim Wade è stato invece escluso per la doppia nazionalità francese e senegalese.

In base alla costituzione senegalese, i candidati “devono essere esclusivamente senegalesi e godere dei diritti civili e politici”.

Secondo il consiglio costituzionale, Wade ha formalizzato la rinuncia alla cittadinanza francese troppo tardi rispetto alle scadenze elettorali.

Wade, che nel 2015 era stato condannato a sei anni di prigione per arricchimento illecito per poi essere graziato dal presidente Macky Sall l’anno successivo, ha reagito sul social network X denunciando “una decisione scandalosa” e annunciando ricorso presso la giustizia internazionale.

La lista definitiva dei candidati comprende anche due donne, l’imprenditrice Anta Babacar Ngom, e la ginecologa e attivista Rose Wardini.

Alle elezioni presidenziali del 2019, vinte da Sall, i candidati erano solo cinque. Sall, al potere dal 2012, ha rinunciato a candidarsi per un terzo mandato.