La statua del generale e politico birmano Aung San, padre della premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, Naypyidaw, 26 marzo 2024. (Afp)

Il 4 aprile le forze di sicurezza birmane hanno abbattuto sette droni sulla capitale Naypyidaw, sventando un raro attacco al cuore del potere, ha annunciato la giunta militare.

“Quattro droni puntavano all’aeroporto di Naypyidaw e tre al quartiere di Zayarthiri”, ha affermato l’esercito.

Non sono state segnalate vittime o danni.

Le autorità hanno dovuto chiudere per alcune ore l’aeroporto, ha dichiarato all’Afp una fonte che ha chiesto di restare anonima.

Secondo la fonte, uno dei droni abbattuti trasportava una bomba, che è stata disinnescata.

Secondo alcuni mezzi d’informazione locali, l’attacco è stato rivendicato dalle Forze di difesa del popolo (Pdf), un gruppo che si è formato dopo il colpo di stato militare del 1 febbraio 2021.

L’Afp ha cercato senza successo di contattare il gruppo.

Dopo il colpo di stato che ha deposto la leader di fatto del paese Aung San Suu Kyi, il conflitto decennale tra l’esercito e alcuni gruppi etnici ribelli si è esteso a nuove aree del paese.

Nell’ottobre scorso tre gruppi etnici ribelli hanno lanciato un’offensiva congiunta contro l’esercito. Nelle settimane successive hanno conquistato alcune aree al confine con la Cina.

Naypyidaw è stata costruita dall’esercito nei primi anni duemila per controbilanciare l’influenza di Yangon, considerata una roccaforte dell’opposizione.