Un’infermiera si occupa di un paziente all’ospedale Sergio Bernales a Lima, in Perù, il 17 aprile 2024. (Juan Carlos Cisneros, Afp)

“Avevo paura di perdere i miei bambini”, racconta Joselyn Caqui, che giace in un letto d’ospedale a Lima dopo aver contratto la dengue, una malattia infettiva che si sta diffondendo in America Latina e ai Caraibi come mai in passato.

Incinta di due gemelli, Caqui, 32 anni, è ricoverata da cinque giorni all’ospedale Sergio Bernales della capitale peruviana, che cura quotidianamente decine di pazienti infetti.

“Non so come me la sono presa”, ha dichiarato all’Afp da sotto una rete di tulle che la protegge da ulteriori punture di zanzare della specie Aedes aegypti, responsabili del contagio.

La dengue, che non si trasmette tra esseri umani, provoca febbre alta, mal di testa, nausea, vomito, dolori muscolari e, nei casi più gravi, emorragie che possono essere fatali.

Endemico nelle aree tropicali, il virus si manifesta soprattutto nelle zone urbane e semiurbane, e causa da cento a quattrocento milioni di infezioni all’anno, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Alla fine di marzo l’Organizzazione panamericana della sanità (Paho) ha affermato che l’America Latina e i Caraibi stavano fronteggiando la peggiore stagione di dengue di sempre.

In meno di tre mesi le autorità sanitarie degli stati della regione hanno registrato più di 3,5 milioni di contagi e un migliaio di decessi.

Secondo il ministero della salute peruviano, dall’inizio dell’anno nel paese sono stati registrati più di 155mila contagi e 147 decessi. Nello stesso periodo del 2023 c’erano stati 34mila contagi e 39 decessi.

La gravità della situazione ha spinto il governo a proclamare un’emergenza sanitaria in venti dei venticinque dipartimenti del paese.

La diffusione del virus è stata favorita dalle ondate di caldo, alimentate dalla crisi climatica e dal fenomeno periodico del Niño. “Le condizioni climatiche sono favorevoli alla riproduzione della zanzara Aedes aegypti”, ha spiegato Diamantina Moreno, esperta di malattie infettive.

Carenza di repellenti per zanzare

L’aumento delle infezioni si è manifestato in tutti i paesi dell’America Latina e dei Caraibi, ma in particolare in Brasile, Paraguay e Argentina, che insieme rappresentano il 92 per cento dei contagi e l’87 per cento dei decessi, secondo l’Oms.

In Brasile il numero dei contagi nelle prime cinque settimane dell’anno è quintuplicato rispetto allo stesso periodo del 2023. A febbraio il governo ha lanciato una campagna di vaccinazione gratuita contro la dengue.

In Argentina nel primo trimestre dell’anno sono stati registrati 129 decessi, rispetto ai tredici dello stesso periodo del 2023.

Il paese sta affrontando una carenza di repellenti per zanzare, con supermercati che faticano a soddisfare la domanda e prezzi alle stelle su internet.