23 dicembre 2015 16:05

Centinaia di migranti annegati al largo delle coste libiche sono sepolti nel cimitero di Bir el Osta Milad, alla periferia di Tripoli, in Libia. Su molte lapidi non c’è nemmeno un nome, ma solo la data del ritrovamento in mare perché appartengono a persone che le autorità non sono riuscite a identificare. Le tombe più vecchie risalgono al 2012.

La Mezzaluna rossa cerca di aiutare le famiglie a trovare le salme dei propri cari e a organizzarne il rimpatrio. Il tunisino Imad ben Salem è riuscito a scoprire che il corpo di suo fratello Qabil è stato sepolto nel cimitero grazie all’organizzazione non governativa, ma un errore nel rapporto del medico legale e alcuni problemi burocratici gli hanno impedito di riportarlo a casa.

In un angolo del cimitero sono già state scavate 300 nuove tombe.