04 ottobre 2018 14:12

Per quattro settimane la città di Lodi torna ad ospitare la nona edizione del festival della fotografia etica, da sempre dedicato al racconto dell’attualità attraverso il fotogiornalismo.

Tra gli appuntamenti di quest’anno, un focus tematico sul rapporto tra gli esseri umani e il mondo animale, che sarà esaminato attraverso lo sguardo di quattro autori. In Stories that make a difference viene presentato il lavoro che la statunitense Ami Vitale ha svolto negli ultimi anni come ambasciatrice Nikon e fotografa del National Geographic. Viaggiando in più di novanta paesi, Vitale preferisce documentare situazioni dove sono in primo piano la salvaguardia dell’ambiente e uno sviluppo sostenibile.

Con Hornless heritage Nikita Teryoshin mostra invece le conseguenze inquietanti di un’economia alimentare basata sugli allevamenti intensivi, concentrandosi sulle mucche tedesche. In Germania infatti gli scienziati lavorano da anni sulla realizzazione della “supermucca”, una razza che possa garantire una produzione di latte quattro volte superiore rispetto agli standard attuali. Per perfezionare la supermucca sarà necessario però fare a meno delle corna, importanti sia per la produzione di latte che per la salute dell’animale, ma che all’interno di un allevamento dove le mucche vivono in spazi minuscoli rappresentano solo una causa di incidenti.

Paolo Marchetti denuncia le sofferenze che gli animali devono subire per soddisfare l’esigenze del mercato della moda e del lusso, in particolare per la vendita delle loro pelli. The price of vanity è un lavoro in corso, in cui finora il fotografo ha documentato un allevamento di coccodrilli in Colombia, di visoni in Polonia, di struzzi in Thailandia. Inoltre ha raccontato la fase della concia e il circuito dell’alta moda. Per Marchetti, questo commercio “è una mostruosità, consentita dalla legge; è lo sterminio di specie animali per un fine puramente estetico”.

Uno dei giochi d’azzardo più diffusi in Cina sono le scommesse sui combattimenti tra cani, nonostante siano illegali. Con Dogs men il fotografo Wu Jingli ci porta in una realtà dove il legame tra l’animale e il suo padrone assume risvolti meschini e crudeli, perché ogni cane coinvolto in un combattimento viene maltrattato e usato fino alla morte, senza pietà.

Dal 6 al 28 ottobre al festival della fotografia di Lodi saranno in mostra anche i vincitori del premio World report, le foto di Shah Marai - il reporter dell’Afp ucciso a Kabul lo scorso aprile - e lo spazio dedicato ai reportage commissionati dalle ong.

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