27 settembre 2019 17:17

Dal 2000 l’artista polacco Michał Szlaga dedica i suoi lavori al cantiere navale di Danzica, dove negli anni ottanta nacque Solidarność, il sindacato e movimento di resistenza civile che contribuì alla caduta del blocco sovietico.

Szlaga ha documentato la situazione nel cantiere dove negli ultimi anni molti edifici storici sono stati abbattuti a favore di investitori che stanno convertendo gli spazi in complessi residenziali di appartamenti di lusso.

“Le foto di Szlaga documentano una perdita dolorosa e sono il tentativo di preservare l’immagine del cantiere navale, un luogo che non rappresenta solo uno tra i lasciti industriali più impressionanti d’Europa, ma anche la memoria collettiva di un importante sito industriale e creativo di Danzica”, spiegano i curatori della mostra Cantiere navale esposta nell’ambito del festival di fotografia di Castelnuovo di Porto.

Oltre al lavoro di Szlaga, la settima edizione del festival ospita il lavoro di Agnese Sbaffi. La giovane fotografa italiana dal 2017 documenta il confine, lungo 499 chilometri, tra Irlanda e Irlanda del Nord, che attraversa migliaia di campi, strade e sentieri, fiumi, laghi e un centro abitato. “Come ogni confine nazionale è portatore di un valore simbolico identitario forte ma in una forma invisibile, assente nel paesaggio. Dalla firma dell’accordo di pace del 1998, l’unico indizio per riconoscere il passaggio da uno stato all’altro sono i segnali del limite di velocità: in chilometri orari in Irlanda e in miglia in Irlanda del Nord. Nelle città più grandi dell’Irlanda del Nord esistono quartieri divisi da barriere, muri alti fino a otto metri e reticolati di filo spinato”, spiega la fotografa.

Il festival di Castelnuovo, quest’anno dedicato al tema “Paesaggi in movimento”, si aprirà il 28 settembre e le mostre saranno visitabili fino al 6 ottobre. Oltre alle esposizioni ci saranno dibattiti, workshop, letture portfolio, talk, presentazioni, proiezioni e installazioni.

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