◆ La crisi climatica potrebbe interferire in modo inatteso con gli ecosistemi. Un esempio è l’albatro sopracciglio nero (Thalassarche melanophris), che vive negli oceani meridionali. Un gruppo internazionale di ricerca ha monitorato alcune delle 15mila coppie di uccelli che nidificano su New Island, una delle isole Falkland (Malvine), scoprendo che tendono a separarsi più spesso quando l’acqua si scalda. Gli albatri sopracciglio nero vivono a lungo e sono tendenzialmente monogami: ogni anno il maschio e la femmina formano la stessa coppia per cominciare un nuovo ciclo riproduttivo. In casi molto rari, soprattutto quando l’evento riproduttivo precedente è fallito, le coppie si dividono. In genere è la femmina che abbandona il partner e ne cerca uno di qualità superiore. In base alle stime dei ricercatori, il tasso di “divorzio” medio è del 3,7 per cento, con oscillazioni tra lo 0,8 e il 7,7 per cento. È emerso che i picchi dei divorzi coincidono con gli anni in cui il clima è più mite.

Secondo lo studio, pubblicato sui Proceedings of the Royal Society B, l’acqua più calda potrebbe modificare la catena alimentare marina, rendendo più difficile agli albatri cacciare e nutrire i pulcini. In queste condizioni di stress, anche in caso di successo riproduttivo, la femmina sarebbe portata a cambiare partner. I ricercatori ipotizzano che la femmina attribuisca erroneamente lo stress, dovuto in realtà alle condizioni ambientali, a una cattiva collaborazione del maschio.

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Questo articolo è uscito sul numero 1438 di Internazionale, a pagina 111. Compra questo numero | Abbonati