La farfalla è simbolo di metamorfosi, rinnovamento e rinascita, ma anche di purezza e chiarezza. La reincarnazione, la credenza secondo cui dopo la morte un’anima trasmigra in un altro corpo umano, animale o vegetale, appartiene soprattutto alla cultura e alle religioni orientali.

La fotografa iraniana Nazli Abbas­pour crede alla reincarnazione e l’ha messa al centro di questa serie, a cui ha lavorato tra il 2017 e il 2019. Abbaspour ha usato fotografie dei suoi album di famiglia e di quelli dei suoi amici, a cui, con photoshop, ha sovrapposto immagini di farfalle trovate su internet. “Questa serie è un processo di conoscenza di sé”, dice. “Attraverso vecchie foto cerco di capire quanto la mia vita presente sia simile al passato o un effetto di esso”. Dopo aver realizzato la serie, Nazli Abbaspour ha trovato una poesia di Pejman Torkaman, che esprime perfettamente il suo lavoro:

Call my death wrapper a cocoon

I want to be a butterfly

(Chiama il mio sudario un bozzolo,
voglio essere una farfalla). ◆

Nazli Abbaspour è nata a Teheran, in Iran, nel 1975. Fa parte della Iranshahr photo society, dell’istituto iraniano per la promozione delle arti visive e della National iranian photographer’s society. Queste foto sono in mostra sul sito della Silk road gallery di Teheran.

Questo articolo è uscito sul numero 1445 di Internazionale, a pagina 62. Compra questo numero | Abbonati