Il 24 marzo il parlamento europeo e la presidenza francese del Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo sul Digital markets act (Dma), un pacchetto di misure che insieme al Digital services act (Dsa) forma la futura regolamentazione del settore digitale nell’Unione europea. Il Dma vieterà alcune pratiche delle aziende digitali considerate “essenziali” e che svolgono il ruolo di gatekeeper . È definita essenziale una piattaforma con un valore di borsa di almeno 75 miliardi di euro o un fatturato annuale di più di 7,5 miliardi di euro. I gatekeeper , invece, sono le aziende che forniscono servizi che attirano almeno 45 milioni di utenti al mese nell’Unione europea. “Queste aziende”, spiega la Süddeutsche Zeitung, “sono una sorta di ‘buttafuori’ del web, perché possono sfruttare il loro potere per decidere chi può navigare o per danneggiare la concorrenza. Per questi operatori la normativa introduce regole più severe, ispirate alle esperienze fatte dalla Commissione europea nei procedimenti antitrust contro Google, Apple e Amazon”. Tra le novità, c’è l’obbligo per le grandi applicazioni di messaggistica, come WhatsApp o Messenger, di aprirsi alle piattaforme più piccole.

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Questo articolo è uscito sul numero 1454 di Internazionale, a pagina 108. Compra questo numero | Abbonati