Le noccioline che oggi divoriamo in grandi quantità, semi del legume Arachis hypogaea, sono originarie del Sudamerica da cui si sono diffuse in tutto il mondo. Ma, come per molti altri prodotti che possiamo definire universali, il loro successo planetario racconta anche una storia di conquista. In Slaves for peanuts, la giornalista statunitense Jori Lewis rivela come il boom delle arachidi sia intrecciato alla storia della schiavitù e alla sua abolizione. Gran parte della sua ricerca si è svolta nel regno di Cayor, in Senegal. Le sue ricche piantagioni erano coltivate da contadini ridotti in schiavitù dagli stessi africani, e la Francia, che formalmente la schiavitù l’aveva abolita, chiudeva un occhio per soddisfare la sua insaziabile fame di arachidi. Per ricostruire questa storia Lewis ha cercato tra documenti, giornali e manoscritti conservati in Senegal (dove l’autrice vive da circa dieci anni e da dove provenivano i suoi antenati, vittime della tratta), Gambia e Francia, senza tralasciare fonti preziose come le storie orali tramandate dai cantastorie africani, i griot. Nature

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Questo articolo è uscito sul numero 1468 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati