Dobbiamo ignorare i mondiali?

◆ Mi chiedo se riuscirò a non accendere la tv per seguire la partite in Qatar nonostante l’articolo di Mark Schieritz su Internazionale 1487. La sua tesi, infatti, mi è sembrata più convincente rispetto a quella di Yassin Musharbash, apparsa sullo stesso numero. A sfavore di Musharbash ci sono anche i fatti del 1978, quando i militari al potere in Argentina sfruttarono la coppa del mondo per dimostrare quanto fossero rispettosi dei diritti umani, mentre torturavano gli oppositori. Evidentemente anche allora golpisti e Fifa riuscirono a trovare un accordo amichevole.
Daniele Baldisserri

Altri animali

◆ Ho apprezzato molto la scelta della nuova rubrica “Altri animali” di Leonardo Caffo (Internazionale 1486). È una piccola ma importante finestra in cui si parla di antropocentrismo e antispecismo. Il mondo animalista, variegato e segmentato, è spesso considerato un ammasso di fanatici, gattare e integralisti vegani, avvalorando un’immagine confusa o modaiola del pensiero antispecista. Credo che la rubrica di Caffo potrà dare spunti di riflessione e aiutare una nuova comprensione su queste tematiche e sulle intersezionalità (politiche, economiche, etiche) che comporta.
Cinzia Porrazzini
◆ Apprezzo molto gli articoli che Internazionale dedica alla “questione animale”, come quello di Anne Chemin “Perché mangiamo la carne e non gli animali” (Internazionale 1485). Ogni giorno penso alle crudeltà che gli infliggiamo negli allevamenti industriali, nei trasporti, nei mattatoi.
Tiziano Lorenzon

Un sindacalista leader dell’opposizione

◆ Ho letto l’articolo su Aboubakar Soumahoro (Internazionale 1487). Immagino che quando avete deciso di pubblicarlo non erano ancora emersi i dettagli delle vicende giudiziarie che lo riguardano. Ovviamente bisognerà aspettare che tutto sia chiarito, nella speranza che queste notizie non vengano confermate.
Filippo Trivellini

Zaynab

◆ Ho appena finito di ascoltare il podcast che racconta la storia della famiglia di Zaynab. Grazie di cuore a chi ha raccolto queste preziose testimonianze. Mi sento vicina a Zaynab e spero di ricevere al più presto la notizia del suo arrivo in Italia e di un’accoglienza che aiuti lei e gli altri a sentirsi, nonostante tutto, a casa.
Sara Romani

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Questo articolo è uscito sul numero 1488 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati