◆ Secondo uno studio condotto negli Stati Uniti, le informazioni sull’impatto ambientale dei piatti contenute nei menù dei ristoranti possono aiutare le persone a fare scelte più sostenibili. I risultati pubblicati su Jama Network Open indicano che il 10 per cento delle persone in più sceglieva i piatti definiti “sostenibili e a basse emissioni di gas serra” rispetto al gruppo di controllo, che non aveva informazioni. Circa il 23 per cento di persone in più evitava invece i piatti indicati come “non sostenibili e ad alte emissioni di gas serra”, in particolare la carne rossa. Lo studio dimostra che le informazioni sono efficaci in entrambi i casi, ma lo sono di più quando sottolineano le conseguenze negative. Molti clienti erano però convinti che il piatto più sostenibile fosse anche quello più salutare, cosa non sempre vera.

Il Guardian sostiene che etichettare come sostenibili tutti i piatti con pollo o pesce sia sbagliato perché anche gli allevamenti intensivi dei polli e la pesca a strascico danneggiano l’ambiente. In un commento pubblicato sull’Independent, Hannah Twiggs critica la campagna Veganuary, che invita le persone ad adottare un’alimentazione vegana nel mese di gennaio. Secondo Twiggs, che in passato ha aderito alla campagna, il sistema di produzione alimentare è troppo complesso per affermare che “la carne è cattiva e la verdura è buona”. Ma sicuramente un’agricoltura rigenerativa, locale, stagionale, che rispetta la biodiversità, fa bene al pianeta.

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Questo articolo è uscito sul numero 1493 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati