L’ispirazione per il nuovo romanzo di Karen Russell sembra provenire da Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez, che descrive un’epidemia d’insonnia da cui viene investita la mitica città di Macondo. Una piaga che causa una tale perdita di memoria che oggetti, piante e animali devono essere etichettati. Un cartello appeso al collo di una mucca recita: “Questa è una mucca. Deve essere munta ogni mattina”. Una versione mortale di questa piaga è la premessa di I donatori di sonno, in cui Russell crea una nuova malattia. Descrive le sue conseguenze su un’America futuristica con un’inventiva simile a quella della vecchia serie televisiva Ai confini della realtà, e con l’energia e il brio di un realismo magico capace di mescolare il reale e il surreale, lo psicologico e il fantascientifico. Il romanzo diventa, allo stesso tempo, una sorta di meditazione sulla trasmissione di storie e sogni, un’allegoria sulla nostra società sovrastimolata e insonne, e sulla sacralità, a volte egoistica, delle ong e dei maniaci del bene, riluttanti a lasciare che una crisi vada sprecata. La voce narrante, Trish Edgewater, lavora in Pennsylvania nella sede locale di un’organizzazione chiamata Slumber corps, che aiuta ad affrontare la crisi d’insonnia raccogliendo “donazioni di sonno” da volontari sani. Il funzionamento è simile a quello di una raccolta di sangue della Croce rossa: il volontario è portato in un furgone del sonno, in cui gli infermieri prelevano il sonno sano dal suo corpo. Queste donazioni sono poi conservate in una banca del sonno e somministrate attraverso trasfusioni a persone che, dopo settimane di veglia, rischiano di morire, come è successo all’amata sorella di Trish, Dori. Per quanto alcuni aspetti della sua storia possano sembrare assurdi, Russell scrive con una tale sicurezza e velocità da incantare il lettore per tutta la durata del libro, e dà una nuova prova del suo fertile potere di invenzione.
Michiko Kakutani, The New York Times

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Questo articolo è uscito sul numero 1494 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati