Mehrdad Aladin, Picture alliance/Getty

Il 22 ottobre due giornaliste iraniane, Elaheh Mohammadi e Nilufar Hamedi ( nella foto ), sono state condannate a sei e a sette anni di prigione per aver contribuito a rendere pubblica la morte di Mahsa Jina Amini, avvenuta nel settembre 2022 mentre era sotto la custodia della polizia. Mohammadi, 36 anni, e Hamedi, 31, sono detenute nel carcere Evin di Teheran dal settembre 2022. I processi contro di loro erano cominciati a maggio. Sono state ritenute colpevoli di “cooperazione con il governo ostile degli Stati Uniti”. Radio Farda ricorda che il 17 ottobre Saleh Nikbakht, avvocato della famiglia Amini, è stato condannato a un anno di carcere per propaganda contro lo stato. Il 22 ottobre, inoltre, alcuni mezzi d’informazione iraniani hanno diffuso la notizia che Armita Garawand, entrata in coma in circostanze poco chiare all’inizio di ottobre, è in stato di morte cerebrale. Secondo le organizzazioni per i diritti umani, Garawand, 16 anni, ha subìto un’aggressione della polizia religiosa.

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Questo articolo è uscito sul numero 1535 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati