Un sistema che coniuga robotica e intelligenza artificiale messo a punto da Google DeepMind per accelerare lo sviluppo di nuovi materiali ha prodotto i primi risultati. “Il sistema, chiamato A Lab, elabora le procedure di sintesi per composti che potrebbero trovare impiego nelle batterie o nelle celle solari”, scrive Nature. In seguito esegue la sintesi selezionando, mescolando e riscaldando gli ingredienti, e poi analizza i prodotti, il tutto senza l’intervento umano. Un altro sistema di intelligenza artificiale ha previsto l’esistenza di “centinaia di migliaia di materiali stabili, offrendo all’A Lab un’ampia gamma di candidati su cui lavorare in futuro”. Il programma ha cominciato dall’analisi di circa 48mila tipi di cristalli noti, arrivando a predire l’esistenza di quasi 400mila nuovi composti stabili. Tra le strutture individuate, 736 sono già state prodotte in laboratorio. Il sistema A Lab è riuscito a sintetizzare 41 nuovi composti chimici in 17 giorni di attività ininterrotta. In una minoranza di casi invece ha incontrato ostacoli tecnici e ha potuto portare a termine il processo solo grazie all’intervento umano. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1541 di Internazionale, a pagina 111. Compra questo numero | Abbonati