Il Buthan ha semplificato le procedure per il rilascio del visto ai visitatori stranieri con l’obiettivo di rilanciare l’economia, colpita dalla pandemia e dallo spopolamento legato alla mancanza di lavoro, scrive The Diplomat. Il governo ha tolto l’assicurazione di viaggio obbligatoria e dimezzato la tassa imposta nel 2022 per compensare l’impatto ambientale del turismo. La maggiore accessibilità allo stato himalayano ha garantito un “record” di quasi 63mila turisti tra gennaio e settembre 2023, per la maggior parte provenienti da India e Cina, i due paesi che si contendono l’influenza nel paese. Da sempre il Bhutan, che ha aperto le porte al turismo solo nel 1974, poneva dei limiti ai visitatori stranieri cercando di bilanciare sostenibilità e sviluppo, continua il settimanale. Ma oggi deve correre ai ripari per limitare la “fuga di cervelli” e lo sbilanciamento demografico legato al fatto che molti giovani vanno a cercare lavoro all’estero. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1562 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati