Dieci anni fa ero incinta e m’immaginavo a capo di una chiassosa famiglia con tre figli. Sette anni fa ho deciso di separarmi e ho cominciato a immaginare un futuro fatto solo da me e mio figlio, come una specie di Batman e Robin. Oggi sento solo la grande fatica di crescerlo da sola, i conflitti sono all’ordine del giorno e niente sa di festa. C’è speranza? –Elena

Ho una coppia di amici che, quando si è sposata, immaginava di avere almeno quattro figli e di vivere in campagna; oggi sono genitori di un ragazzo che hanno adottato in Cina quando aveva sette anni e abitano in città. Ho un’amica che progettava di passare la vita con il suo grande amore, il fidanzato dai tempi del liceo; oggi vive con un uomo molto più grande di lei, che non le fa girare la testa, ma con cui ha trovato una vita serena. Ho una cugina che ha sofferto tutta la vita di essere figlia unica e si era ripromessa di avere almeno due figli; oggi è una madre separata, con una figlia sola.

Tutte queste persone vivono vite diverse da quelle che avevano immaginato, ma hanno trovato comunque un modo per stare bene e per vivere al meglio le condizioni in cui la vita le ha messe. In alcuni casi immaginare il futuro può essere un trampolino di lancio, ma in altri può trasformarsi in una gabbia. Forse in questa fase della tua vita puoi fare a meno della necessità di puntare a una versione ideale del futuro e accettare semplicemente che le cose non sono andate come credevi. Anche se non siete Batman e Robin, tu e tuo figlio potete ancora trovare una vostra strada per essere felici.
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Questo articolo è uscito sul numero 1448 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati