Cultura Libri

Il re ai confini del mondo

La treccia alla francese
336 pagine, 18,00 euro

La treccia alla francese è una saga familiare che si svolge tra il 1959 e la fine dell’estate 2020. Ambientata a Baltimora, è la storia dei Garrett: marito e moglie, Robin e Mercy, e i figli Alice, Lily e David. Li incontriamo durante una rara vacanza su un lago del Maryland, con le ragazze adolescenti e il loro fratello minore, un curioso bambino di sette anni, che si diverte con i suoi giocattoli. Ma Robin, un idraulico diventato negoziante, ha altre idee, e il suo rude tentativo di spezzare la riluttanza di David a nuotare farà ribollire le tensioni familiari per decenni. Anne Tyler ha un occhio acuto per il modo in cui piccoli momenti possono avere effetti imprevedibili nella comprensione reciproca di una famiglia. La frattura peggiora solo quando David, pronto ad andare all’università nel 1970, è costretto dal padre a rinunciare a fare volontariato in un gruppo teatrale. Robin vuole insegnargli che essere un uomo significa che non si può sempre scegliere. Tyler è un’osservatrice attenta della mascolinità. Il romanzo è diviso in sette sezioni, ognuna delle quali è una narrazione in terza persona legata in modo discreto al punto di vista di un familiare. Questi segmenti si svolgono più o meno a distanza di un decennio l’uno dall’altro, il che contribuisce al senso piacevolmente rilassato del romanzo: Tyler non costringe i suoi personaggi in un disegno predeterminato, ma li lascia crescere. Divertente, commovente, generoso, il libro non rifugge dalla morte e dalla delusione, ma non è mai cupo o eccessivo.
Anthony Cummins, The Guardian

Lezioni di chimica
464 pagine, 19,00 euro

Nel romanzo d’esordio di Bonnie Garmus ci trasferiamo negli anni sessanta per conoscere Elizabeth Zott, una scienziata con le idee chiare, divertente e intelligente. Peccato che Elizabeth senza troppe cerimonie e senza pietà sia stata emarginata dai suoi colleghi maschi, gente che farebbe sembrare Don Draper un ragazzo moderno e sensibile. Al centro della storia ci sono il modo in cui è stata letteralmente derubata di un dottorato di ricerca e la perdita dell’amore della sua vita, Calvin, scienziato anche lui, appassionato vogatore, padre di sua figlia Madeline. Ma il femminismo è il vero catalizzatore, con l’effetto effervescente dell’acido cloridrico sul calcare. Elizabeth non ha grinta. Ha coraggio. E non è un’imprenditrice. È una pioniera e un’esperta di abiogenesi, ovvero il processo per cui si genera la vita da materia non vivente. E così quando abboccherà a un tranello e si troverà a condurre una trasmissione di cucina, non farà buon viso a cattivo gioco, ma si farà strada a modo suo in un ruolo che non le si addice. Uno sguardo serio alle frustrazioni di un’intera generazione, condito con divertimento e spensieratezza.
Elisabeth Egan, The New York Times

Le meraviglie
192 pagine, 18,50 euro

Qual è il peso della famiglia nella nostra vita, e qual è quello del denaro? Sono le domande a cui tenta di rispondere Elena Medel. Il suo è, in un certo senso, un romanzo a tesi sul potere dei soldi che a fine lettura non arriva a convincere il lettore. Ma ciò che la tesi non riesce a fare – non perché sia sbagliata, ma perché è monolitica – è compensato dalla finzione letteraria. Ci sono tre donne: María, che alla fine degli anni sessanta parte dal suo paese nel sud per andare a lavorare a Madrid e lascia sua figlia – Carmen, appena nata – alle cure dei familiari; e la terza, Alicia, che, con un percorso diverso, fa un viaggio simile a quello di María. La mancanza di denaro le condiziona. La struttura del romanzo è costruita su dei salti temporali. L’approccio è ambizioso perché ci dà i pezzi del puzzle – all’inizio di ogni capitolo dobbiamo metterli insieme da soli – ma riesce a catturare il nostro interesse. Sono molti i temi che Medel solleva: la maternità, lo sradicamento, il femminismo, i meccanismi del potere, del dominio maschile, la cura per i vecchi, i malati, le figlie e le madri, e la stessa relazione familiare, ferita a morte dal denaro. Le meraviglie parla di come si può sopravvivere alla precarietà, alla povertà, ai legami che ci strangolano.
Carlos Zanón, El País

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1459 - 6 maggio 2022

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