Cultura Libri
Gli uffici competenti
232 pagine, 19 euro

Iegor Gran riassume il suo progetto in una frase: “Raccontare la storia dell’Unione Sovietica come non era mai stata raccontata prima”. Bisogna dire che ci è riuscito. La fine del cosiddetto periodo del disgelo, sotto Chruščëv e poi all’inizio dell’era Brežnev, è resa con un umorismo e un senso del grottesco a cui non siamo abituati nei libri di storia. Nel 1959, la rivista francese Esprit pubblicò un articolo anonimo che discuteva i princìpi del “realismo socialista”. Il Kgb si preoccupò e gli “uffici competenti” cercarono per sei anni di rintracciare l’autore. Nel febbraio 1966, Andrej Sinjavskij, padre di Iegor Gran, fu condannato alla deportazione per questo articolo e per tutta la sua opera. Trascorse quasi sette anni nei campi, da cui tornò con la schiena rotta, piegato in due, senza denti e con la testa rasata. Fisicamente distrutto, ma intellettualmente appagato, Andrej Sinjavskij arriverà a dire che questi anni così intensi passati nei campi furono gli anni “più belli della sua vita”. Iegor Gran ci porta in questo periodo d’incertezza in cui le autorità non sanno che fare di fronte alle aspirazioni di libertà: tutto è proibito, ma senza essere chiaramente represso. Negli archivi del padre, Iegor Gran trova l’ordine di perquisizione dell’8-9 novembre 1965 emesso al momento del suo arresto. Scopre che è firmato dal tenente Ivanov, un giovane e inesperto ideologo appena uscito dalla scuola del Kgb, che diventa così il personaggio centrale del romanzo.
Florence Bouchy,Le Monde

Era solo la peste
176 pagine, 16,00 euro

La minaccia di un’epidemia di peste polmonare alla fine del 1939 a Mosca è al centro di questo libro della scrittrice russa Ludmila Ulitskaja, nato come sceneggiatura per un film mai girato. Un conoscente le raccontò la storia vera, su cui si basa la sua narrazione, di un ricercatore che si occupava di vaccini in un laboratorio di provincia accidentalmente infettato. Ignaro della sua malattia, partecipò a una riunione nella capitale, esponendo al contagio tutti coloro che incontrava, compresi i passeggeri con cui divideva lo scompartimento del treno. Quando le autorità sanitarie capirono il pericolo, la polizia segreta fu incaricata di ciò che oggi chiamiamo tracciamento dei contatti. Quando gli agenti dell’Nkvd radunarono gli ignari infetti, questi pensarono di essere stati vittime di una nuova purga stalinista. Alcuni cominciarono a scrivere le loro confessioni. Le mogli prepararono i vestiti per il freddo. L’umorismo della storia, tuttavia, non minimizza il terrore generato dalla polizia segreta. In questo senso, l’epidemia è “una peste in mezzo a un’altra peste”, come spiega Ulitskaja nella postfazione. Ken Kalfus, Financial Times

Resoconto del mio passaggio sulla Terra
192 pagine, 18,00 euro

Nove storie che catturano esperienze di vita straordinarie. Con un’ampia gamma di personaggi e luoghi, ogni racconto descrive una conquista, un’intuizione o semplicemente la capacità di resistere al di là di quanto si sarebbe potuto pensare. In un racconto epistolare, Celeste, un’aeronauta, descrive i misteriosi fenomeni che ha osservato nell’alta atmosfera. Ma racconta anche lo scherno che riceve dagli uomini dell’Académie quando cerca di condividere le sue osservazioni: non si degnano di considerare il lavoro scientifico di una donna. In un altro racconto, Mason scrive di un incontro di pugilato a mani nude tra due rivali in momenti cruciali della loro carriera. McGraw, il campione, è un Golia, anche se alla fine della carriera. Burke, lo sfidante, è un ventenne scapestrato che si è fatto un nome tra gli scaricatori di porto di Bristol. Nell’immaginario degli abitanti della città la sfida somiglia a uno scontro tra gladiatori. Quando Burke sale sul ring, si rende conto di essere stato offerto in sacrificio. Molti dei racconti sono ambientati nell’ottocento, con personaggi realmente esistiti. Altri sono resoconti immaginari delle figure anonime che hanno fatto da sfondo a famosi eventi storici. Un filo conduttore è il fascino di Mason per la scienza, cosa non sorprendente, visto che fa il medico.
Joan Gaylord, The Christian Science Monitor

Blu come te
396 pagine, 17,50 euro

Blu come te offre una visione del noir rurale così corrotta e decadente da far desiderare al lettore di non lasciare mai la città. È ambientato nei paesaggi selvaggi del North York­shire, nel Regno Unito. Natale e una bufera di neve stanno per inghiottire un villaggio senza nome, quando un’adolescente del posto scompare. Come spesso accade nei noir, il lettore conosce il suo destino, ma la famiglia e la polizia scopriranno solo alla fine cos’è successo a Melanie Muncy o le intricate ragioni per cui è scomparsa. L’agente incaricato di indagare sul caso e sugli oscuri segreti del villaggio e dei suoi abitanti così affiatati è il sergente James Brindle. Un emarginato, a livello superficiale per una voglia sul viso che lo sfigura, più in profondità per un disturbo ossessivo compulsivo che complica i rapporti umani. Inoltre, è ostinatamente tenace e più brillante degli altri. La sua improbabile spalla arriva nella forma del giornalista locale Roddy Mace, scappato dai tabloid londinesi nel tentativo di inseguire la sua vera vocazione di scrittore. E poi c’è la bestia al centro del labirinto. Sotto la storia della ragazza scomparsa si nasconde un racconto raccapricciante di abusi sessuali e pornografia estrema. Ma il paesaggio dello Yorkshire evocato con meraviglioso lirismo offre un contrappunto a tutto questo orrore cupo.
Val McDermid, The Guardian

Altro da questo numero
1467 - 1 luglio 2022
Abbonati a Internazionale per leggere l’articolo.
Gli abbonati hanno accesso a tutti gli articoli, i video e i reportage pubblicati sul sito.
Sostieni Internazionale
Vogliamo garantire un’informazione di qualità anche online. Con il tuo contributo potremo tenere il sito di Internazionale libero e accessibile a tutti.